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·17 December 2024

Non solo calcio: PIF in pole per acquistare l'aeroporto di Newcastle

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PIF, fondo sovrano dell’Arabia Saudita, è interessato ad acquistare l’aeroporto di Newcastle dopo aver rilevato il controllo del club cittadino.

Come riporta il quotidiano britannico The Times, l’aeroporto è in vendita a quasi 1 miliardo di sterline (al cambio attuale, 1,2 miliardi di euro), e il Public Investment Fund è il principale candidato per condurre positivamente questa operazione.


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Quello di Newcastle è il quarto tra i grandi aeroporti regionali del Regno Unito e la vendita è seguita da vicinissimo da JP Morgan. L’operazione riguarda il 49% del capitale sociale, mentre la parte restante rimarrebbe sotto il controllo delle amministrazioni locali che ne sono già azionista di maggioranza. PIF, inoltre, ha recentemente acquistato il 37,6% dello scalo londinese di Heathrow insieme al co-investitore francese Ardian. Un’operazione conclusa giovedì scorso per un totale di 3,9 miliardi di euro.

È un periodo di profondo rinnovamento per gli aeroporti di tutto il Regno Unito, che vede messe in vendita importanti partecipazioni anche per gli scali di Birmingham e Bristol con l’Ontario Teachers’ Pension Plan (OTPP) che sta cercando di cedere il suo intero portafoglio europeo valutato oltre 12 miliardi di euro con quote anche negli aeroporti di Copenaghen e Bruxelles.

In merito, il governo danese ha annunciato questo mese che acquisterà la quota di OTPP dello scalo di Copenaghen con un premio di circa il 65% rispetto al prezzo delle azioni quotate dell’aeroporto. Questa primavera, l’aeroporto di Edimburgo è stato venduto con un accordo che lo ha valutato oltre 3 miliardi. Gli aeroporti di Aberdeen, Glasgow e Southampton sono stati ceduti per 1,8 miliardi lo scorso novembre.

Tornando all’aeroporto di Newcastle, nel 2023 questo  ha generato un Ebitda di 55,5 milioni di euro. Si prevede che i profitti saranno più alti quest’anno, ma anche basandosi sugli utili dell’anno scorso, si stima che il valore dell’aeroporto supererà 1 miliardo.

Nel frattempo, l’elenco degli azionisti di Heathrow subirà ulteriori cambiamenti il prossimo anno. PIF e Ardian possiedono il 37,6% dell’aeroporto dopo il completamento dell’operazione della scorsa settimana. La società spagnola Ferrovial, il fondo pensione canadese CDPQ e il fondo pensionistico delle università britanniche (USS) hanno ridotto le loro partecipazioni nell’ambito dell’accordo, ma hanno mantenuto complessivamente una quota del 10%.

Fonti vicine a questi tre azionisti, la cui partecipazione dà diritto complessivamente a un posto nel consiglio di amministrazione, hanno riferito che sono desiderosi di vendere interamente le loro quote. Tra le opzioni considerate c’è l’avvio di un processo formale di vendita.

Altri investitori di Heathrow potrebbero decidere di vendere se il possibile profitto dovesse continuare a crescere, il che potrebbe portare sul mercato una quota ben maggiore rispetto al 10% detenuto dai tre azionisti citati. Nell’elenco degli investitori già presenti troviamo Qatar Investment Authority (20%), GIC di Singapore (11%), l’Australian Retirement Trust (11%) e China Investment Corporation (10%). Inoltre, secondo i rumors, PIF e Ardian hanno un diritto di prelazione qualora uno di questi azionisti scelga di vendere parte o tutte le proprie azioni.

Gli aeroporti hanno attirato l’attenzione degli investitori poiché il numero di passeggeri è rimbalzato verso l’alto dopo la pandemia con un trend che è accelerato ben oltre le più rosee aspettative. Un esempio è lo stesso Heathrow, che si avvia verso un anno record con 83,5 milioni di passeggeri nell’ultimo anno. Nel 2022, i dirigenti avevano previsto un traffico potenzialmente ridotto a 48,7 milioni per questo 2024, un dato previsionale pressoché raddoppiato.

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