Calcio Femminile Italiano
·10 June 2025
Non è mai troppo tardi: Lo’eau LaBonta è la ‘meno giovane’ debuttante nella Nazionale USA

In partnership with
Yahoo sportsCalcio Femminile Italiano
·10 June 2025
Vestire la maglia della propria Nazionale è un sogno condiviso da tutte le atlete e tutti gli atleti che intraprendono la carriera sportiva da professionisti. C’è chi riesce a raggiungere questo traguardo da giovanissima – testimone, calcisticamente parlando di Azzurre, Giulia Dragoni – e chi, invece, lo fa dopo che la propria carriera è già arrivata all’apice. Nel secondo caso si può inscrivere una giocatrice del Kansas City Current i cui ultimi due anni in NWSL sono stati, in una parola, “strepitosi”: Lo’eau LaBonta.
LaBonta ha ricevuto la convocazione in Nazionale a 32 anni ed è la calciatrice ‘meno giovane’ nella storia della nazionale al femminile più vincente degli ultimi anni a debuttare con la maglia a stelle e strisce. La capitana del Current è la prova vivente che non è mai troppo tardi, in tutti i sensi del modo di dire. Il suo debutto nell’amichevole contro la Cina lo scorso 31 maggio è dunque entrato nella storia della competizione e, soprattutto, nel cuore della calciatrice simbolo del Current.
«Ero seduta in panchina per fare la cheerleader per le mie compagne. Era meraviglioso, non avevo mai assistito a una gara della Nazionale così vicina al campo», ha dichiarato dopo il match, che si è concluso ancor meglio di quanto potesse immaginare. Quando l’hanno chiamata per l’ingresso in campo, per un momento la veterana del Current si è sentita di nuovo bambina: la calciatrice che aveva pensato di mollare dopo esser stata scartata dal Gotham nel 2015, dopo il suo debutto da rookie con le newyorchesi, ha invece ottenuto la sua rivincita.
«Sono stata testarda nel senso più positivo del termine. Amo il calcio, e quando il Gotham mi ha scartato ho capito che dovevo continuare, che non era la fine. Il calcio continua a cambiare e a migliorare, e a crescere. Lo stesso vale per me come persona ed essere umano», ha poi aggiunto la calciatrice. La sua testardaggine l’ha premiata nella seconda frazione, quando al 70′ si è tolta la casacca da riserva per entrare in campo accolta da una folla scrosciante negli applausi e felice di vederla in campo a rappresentare gli Stati Uniti: «Mi sono venuti i brividi», ha infatti ammesso.
Al termine dell’intervista, la calciatrice ha poi affermato che, adesso che ha conosciuto la bellezza della Nazionale, farà di tutto per continuare a rimanerci, e che questa convocazione la spingerà a fare ancora meglio, scherzando su un momento così bello che le rimarrà per sempre impresso: «Per mandarmi via dovranno prendermi a calci. Io da qui non me ne vado!»