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·20 December 2024

Napoli, Conte: “Col Genoa c’è Juan Jesus. Mai facile giocare a Genova…”

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Il Napoli si è messo alle spalle la doppia sconfitta contro la Lazio grazie alla vittoria a Udine, ora serve ripristinare la continuità per stare al passo con le prime. La squadra di Conte giocherà ancora in trasferta, stavolta contro il Genoa. L’allenatore degli azzurri presenta la sfida e analizza il momento della squadra

Napoli, Conte: “Col Genoa c’è Juan Jesus, mai facile giocare a Genova…”

Antonio Conte, allenatore del Napoli, in conferenza stampa alle ore 15:00 in vista della sfida in trasferta contro il Genoa, gara in programma sabato 21 dicembre alle ore 18:00.


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Ha detto non esistono le scorciatoie, ma per arrivare dove? “Per arrivare a costruire qualcosa di importante, arrivare all’obiettivo. Puoi abbreviare il percorso col lavoro che deve essere grande, ma le scorciatoie per il successo sono effimere, un successo costruito non su basi solide e perciò dico che non esistono”.

Quanto valgono 35 punti dopo 16 giornate? “Valgono tanto, significa aver fatto benissimo con un gruppo di ragazzi che dall’inizio di Dimaro ad oggi è cresciuto notevolmente, altrimenti non si spiegherebbe senza questa crescita su ogni aspetto. Ribadisco sempre che ho fiducia in questi ragazzi perché li vedo ogni giorno, poi non sempre si potrà vincere, si inciampa, ma anche nell’inciampo cercheranno di migliorarsi. Perciò quando vengo qui sono felice, mi danno soddisfazione, come tutti coloro che lavorano qui a Castel Volturno, in un clima positivo, con entusiasmo, e tutto questo spiega i 35 punti”.

Ci dà una mano per capire come pensa di sostituire Buongiorno? E se in questo senso attende qualcosa dal mercato? “La sostituzione di Buongiorno è Juan Jesus, è dall’inizio con noi, è un ragazzo che s’è sempre allenato bene, ha sempre dato disponibilità, ha dimostrato grande voglia ed attaccamento. E’ una sostituzione molto scontata, stiamo parlando di un centrale sinistro, esperto, che ha giocato tantissime partite in carriera, anche nel Napoli con Rrahmani, sa che ha la mia fiducia, io ci parlo in tempi non sospetti con i calciatori e sapeva nel caso di una defezione lui sarebbe stata la prima scelta e così sarà domani. Sono molto tranquillo e sereno, farà una grande prestazione come tutti”.

Kvara parte con voi? E Neres, devastante ad Udine, vi dà altre soluzioni? “Kvara ieri ha ripreso ad allenarsi con noi, oggi l’ho visto più sciolto in allenamento, ha dato la sua disponibilità e verrà con noi. E’ a disposizione. E’ un recupero importante per noi. Su David, è cresciuto davvero tanto rispetto a quando è arrivato, è più coinvolto nella squadra, in tutto. Ha capito che noi abbiamo bisogno di calciatori che non siano mai passivi in una fase, il calcio moderno prevede il coinvolgimento di tutti in entrambe le fasi. Mi dà una doppia alternativa a destra e sinistra e siamo molto contenti in quei ruoli”.

Juan Jesus e Rrahmani erano i titolari l’anno scorso, cos’è cambiato? Possono riscattarsi? “Sinceramente non voglio neanche entrare in discussioni sul passato, non ho interesse, dico sempre che la fase offensiva si fa con tutta la squadra e la fase difensiva pure. Deve esserci massima collaborazione, non possiamo pensare che se non prendi gol sono bravi i due centrali ed il portiere, ma che sono bravi tutti ad aiutare la linea ed abbiamo lavorato sempre su questo concetto, siamo 11 che cercano di fare gol e 11 che provano a riconquistarla quanto prima, portando una buona prestazione, ma pure difendendo la porta bisogna essere in 11 e lo stiamo facendo bene”.

Cosa si aspetta dal mercato di gennaio? “Parlare del mercato è sempre molto difficile, io parto da una base, chiara, sto lavorando con questo gruppo di calciatori e tutti, sia chi gioca che chi gioca meno, ha contribuito in maniera importante ai 35 punti e quindi è un gruppo con cui lavoro dall’estate, sono tutti dentro la metodologia e dopo un po’ si sviluppano anche rapporti umani, ho massima fiducia, sia chiaro. Sono molto sereno, poi se dovessero esserci opportunità credibili perché senti tante cose… il club decide o ha voglia eventualmente di cambiare qualcosa allora vedremo. Da parte mia c’è massima fiducia nei ragazzi, io con loro posso andare in guerra. Guerra sportiva. Sono uomini veri e ragazzi che crescono e si vede, e sono molto felice di questo. Ho massima fiducia nel loro operato ed il mercato di gennaio con me si chiude e eventualmente fate le domande a chi di dovere”.

Cosa si aspetta dalla gara di Marassi? “Non è mai facile giocare lì, è il classico stadio all’inglese, con le tribune molto vicine e ci sarà un clima caldo, la tifoseria è calda. Dovremo andare lì e fare la nostra partita, cercando di esprimerci al massimo, riportando ciò che abbiamo preparato in settimana con attenzione ai dettagli, spirito di collaborazione, voglia di aiutarsi anche nelle difficoltà come ad Udine quando siamo andati sotto in maniera casuale. Anche in quelle circostanze stiamo dimostrando che al pugno restiamo in piedi e possiamo restituirlo”.

Ha detto che Juan Jesus già sapeva, nei mesi scorsi parlò della crescita di Rafa Marin, ora a che punto è? “Sta lavorando molto, sta crescendo, ma io li vedo quotidianamente e se faccio certe scelte non è perché mi sia simpatico l’uno o l’altro, ma per fare scelte migliori. Come quando uno ti chiede perché non gioco, la mia risposta è: perché io voglio vincere. Le mie scelte non vengono fatte per simpatia o antipatia, io ho sempre sudato la pagnotta, sono stato molto anche in panchina, non ho mai mollato ma per me Jesus è la soluzione migliore per noi e ne sono convinto al 100%”.

Sulla crescita di Lukaku e Simeone. “E’ sotto gli occhi di tutti la crescita di Giovanni, s’è messo a disposizione, abbiamo parlato anche di cosa doveva migliorare secondo me ed è un ragazzo… papà suo è stato un grande centrocampista, uno che ha fatto come me della fatica il suo motto, ed è stato educato con determinati valori che non devo sottolineare io, è un ragazzo top, ha sempre voglia di migliorare ed io lo vedo più completo e forte degli anni scorsi. Mi dà un’alternativa credibile dietro Lukaku. Su Romelu sta lavorando sempre, mi auguro sia più sereno, tranquillo, tante volte lui è il primo che vorrebbe ricambiare tutto l’affetto che Napoli gli ha dato, la fiducia, ma per noi è importante ed averlo ci dà dei vantaggi”.

Se dovessero arrivare un paio di difensori, può essere rivisto anche il modulo col 3-5-2 e rendere meno solo Lukaku? “Lukaku non è mai solo, ha sempre 4 o 5 uomini quando attacchiamo e riempiamo l’area, poi possiamo prenderla o meno, ma attacchiamo sempre con 5 o 6 uomini, basta rivedere le partite e vedere che fase offensiva fa il Napoli. Non dipende da quanti attaccanti utilizzi, ma la fase offensiva si valuta con quanti uomini porti, con quanti attacchi, con quanti difendi. In alcune partite chi attacca con 2-3 uomini ha un’alta capacità realizzativa e fa gol. Io sono contento, stiamo migliorando molto su questo. Mi viene strano perché il 3-5-2 si è sempre detto che era difensivo, ora il 4-3-3 è diventato difensivo (ride, ndr) ed il 3-5-2 offensivo? Voi vedete con Milan, Udinese ecc. quanti uomini portiamo in attacco? Ne porti 4-5-6 fai calcio offensivo, con 2-3 sei più attento. Se metti 2 attaccanti lì da soli a marcire, se non accompagni con altri diventi prevedibile… Non si può poi cambiare sempre, io credo che per come giochiamo ci sia lo sfruttamento ideale della rosa”.

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