Mkhitaryan: «Inzaghi? Primo scudetto non l’ultimo! Ho quattro segreti» | OneFootball

Mkhitaryan: «Inzaghi? Primo scudetto non l’ultimo! Ho quattro segreti» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Inter-News.it

Inter-News.it

·14 May 2024

Mkhitaryan: «Inzaghi? Primo scudetto non l’ultimo! Ho quattro segreti»

Article image:Mkhitaryan: «Inzaghi? Primo scudetto non l’ultimo! Ho quattro segreti»

Mkhitaryan, dopo una prima parte di intervista legata allo scudetto dell’Inter, ha parlato un po’ di sé e del suo stato fisico. Poi un elogio a Inzaghi.

INZAGHI − Mkhitaryan sul lavoro con Simone Inzaghi: «È vero che ho lavorato con tanti allenatori. Ognuno di loro ha il proprio metodo di lavoro, la sua filosofia calcistica, un approccio unico nel lavorare con i calciatori. Ho imparato molto da tutti. Sì, hai ragione, questo è il primo scudetto per me e Simone Inzaghi. Anche questo è piacevole. Perché questo è il mio quarto titolo da quando sono arrivato all’Inter. Prima avevamo vinto la Supercoppa Italiana, avevamo tenuto ancora una volta la Coppa Italia sopra la testa, ma il campionato dà un’altra sensazione, soprattutto il primo. Cerchiamo di fare quello che dice l’allenatore, quello che chiede e pretende, perché l’allenatore è il primo responsabile. Quando la squadra vince vuol dire che tutti hanno lavorato bene, ma in caso di sconfitta tutti danno la colpa all’allenatore. Sono molto felice che siamo riusciti a diventare campioni sotto la sua guida. Spero che questo sia il nostro primo campionato insieme, ma non l’ultimo, perché ho ancora sete di vittoria e di campionato. La mia voglia di vincere titoli e ottenere vittorie con questo club è ancora inesauribile».


OneFootball Videos


Mkhitaryan racconta la sua stagione: mai contento!

INACCONTENTABIILEMkhitaryan dettagliato: «Posso dividere questa stagione in due parti. Per prima cosa, lasciatemi spiegare perché. Nella prima dovrebbe esserci la parte in cui si vedrà quanto ho giocato, quanto ho lavorato, quanto ho aiutato la squadra nelle partite di campionato, Champions League e Supercoppa. Posso ritenermi molto soddisfatto, perché abbiamo vinto titoli, uno dei quali è lo scudetto, e abbiamo fatto un ottimo lavoro. Anche se, ovviamente, non saremo soddisfatti di ciò che abbiamo ottenuto. La seconda parte si riferisce all’essere meno efficaci. Ma non dimentichiamo che arrivando in questo club, così come nell’ultima stagione ho giocato nella Roma, ho cambiato posizione. Mi sono ritirato più in profondità nella linea centrale, ho iniziato a giocare nella posizione di centrocampista centrale, le mie funzioni in zona offensiva o sulla fascia, dove mi piace giocare di più, si sono ridotte. Penso che non sia la mia posizione, non posso adattarmi, ma ho provato ad adattarmi e ad adattare il mio calcio a quella posizione. Ecco perché non sono arrabbiato. È vero, ho segnato pochi gol, solo 2, e quello era il gol del Milan. Avrei voluto segnare più gol, ho avuto occasioni, ma è andata così. Non posso fare a meno di essere felice che grazie alle mie azioni e ai miei passaggi i miei compagni riescano a segnare gol e regalare vittorie alla squadra».

I segreti di Mkhitaryan: professionista esemplare dell’Inter!

CHIAVI DEL SUCCESSOMkhitaryan racconta il suo segreto: «Prima di tutto, ovviamente, l’amore per il calcio mi mantiene così in forma. Quando mi sveglio la mattina, lo faccio di buon umore e sono felice di andare ad allenarmi. E invece di dirmi: “Wow, devo ancora andare ad allenarmi, sono stanco, non voglio allenarmi, non ho dormito bene la notte”. Vado agli allenamenti con gioia, non mi illudo. Ho quella voglia, l’amore per il calcio ribolle ancora dentro di me. Non c’è stato un solo giorno, anche dopo il risultato più sfortunato o la sconfitta, in cui non mi sono detto: “quando finirà finalmente questo campionato, così potrò riposarmi, andare in vacanza?” Non ho perso nessun allenamento, non ho rallentato, ho fatto tutto: esercizi pre-allenamento e post-allenamento, procedure. Questo è il primo dei segreti. A parte questo, cerco il più possibile di prendermi cura della mia salute, del mio regime di sonno e di un’alimentazione sana. Ho provato ad eliminare molte cose dalla mia dieta in modo da poter giocare più a lungo. È vero che non è affatto facile, ma con l’aiuto della nostra nutrizionista abbiamo raggiunto questo successo. Dormire bene, allenarsi bene, mangiare bene e riposare bene: queste sono le chiavi del mio successo».

Mkhitaryan sempre il primo ad arrivare!

ALLENAMENTOMkhitaryan sempre il primo: «Arrivo quasi sempre per primo, o almeno tra i primi. Ma, come ho detto, questo è il mio programma quotidiano, il sistema della giornata: arrivare presto all’allenamento per non perdere tempo extra e non rompere i tempi. Per questo è necessario svegliarsi al momento giusto, fare colazione, prepararsi, allenarsi, dopo l’allenamento, fare di nuovo esercizio, mangiare e poi tornare a casa. Mi rendo conto che manca poco alla fine della mia carriera e cerco di sfruttare ogni minuto nel modo più efficace possibile. Anche se devo dire che questo non è il primo anno che vivo in un regime del genere, sono sempre stato uno dei primi ad allenarsi e uno degli ultimi a finirlo. Lo dico solo perché tutti capiscano che non ho compiuto 35 anni e non ho capito che devo vivere e allenarmi così. A 35 anni è possibile giocare a calcio di alto livello».

View publisher imprint