
Zerocinquantuno
·25 May 2025
Mingardi: “Non è la vittoria che conta, ma il pretesto per pensare che almeno qualcosa va bene. Buona domenica, amici e campioni”

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·25 May 2025
Questa mattina, attraverso un lungo post pubblicato sui propri account social ufficiali, Andrea Mingardi ha condiviso le emozioni che la conquista della Coppa Italia da parte del BFC e il clima di festa che si respira in città stanno suscitando il lui, bolognese doc e da sempre grandissimo tifoso rossoblù. Queste le parole del cantautore, tra i creatori dell’inno ufficiale della squadra Le tue ali Bologna insieme a Luca Carboni, Lucio Dalla e Gianni Morandi: «OGGI BOLOGNA FA FESTA. Parlano di sessantamila persone dietro al pullman. Una città in festa per qualcosa che è stata capace di dare gioia a molte più persone sparse in tutto il mondo. La Coppa Italia, un pretesto per abbracciarsi e dimenticare tutto. Un pallone che gonfia la rete e la gente che grida, si abbraccia e dimentica tutto. E fa bene a farlo. Dopo 51 anni se lo può permettere. E non è la vittoria che conta ma il pretesto per pensare, anche solo per un momento, che almeno qualcosa va bene. Ieri abbiamo preso tre pere dal Genoa ma non importa, non conta. Credo che Italiano, intimamente, sia contento di questo tuffo indolore. Non ha fatto altro che ripetere ai ragazzi per tutto l’anno che ci vuole concentrazione e ieri ha potuto dire: avete visto? Ma il mare di gente che ha accompagnato i rossoblù lungo la strada della vittoria è stato fantastico. Tutti con la voce pronta, con sciarpe, maglie e cappellini e con l’orgoglio di essere bolognesi. Già, Bologna, potrà essere anche cambiata, aver perso qualcosa di ciò che la faceva definire la città che non dorme mai, ma noi che ci stiamo vivendo tanto tempo dobbiamo dire che è un luogo unico. Bella e con il suo profilo intatto, dà sempre dimostrazioni di civiltà. Oggi ospiterà una sarabanda festosa che solo il calcio può suscitare. E non sarà triste ricordare anche Bruno Capra e Nino Benvenuti. Con Bruno ci ho giocato quando militavo tra gli Juniores. Ieri, vedendo i festeggiamenti post partita, mi sono reso conto di aver avuto la fortuna di vivere i grandi protagonisti della nostra storia rossoblù. Conoscevo ed ero amico con tutti gli scudettati del ’64, poi negli anni, ho frequentato grandi protagonisti quali Ulivieri, Guidolin, Baggio, Pecci, Marocchi, Maifredi, Signori, Gazzoni e Corioni. Il mio orgoglio è l’inno, e quando ieri si è sentita la voce di Lucio mi sono sciolto. Una vita, una passione, una… fede. Ogni tanto, non spesso, ritrovo le stesse sensazioni di allora. Mi guardo le mani e mi accorgo che non sono più un bambino. Buona domenica, amici e campioni».
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