Milan, Fonseca: “Fofana riposerà? Sì, in hotel. Leão? Soddisfatto, ma serve continuità” | OneFootball

Milan, Fonseca: “Fofana riposerà? Sì, in hotel. Leão? Soddisfatto, ma serve continuità” | OneFootball

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·29 November 2024

Milan, Fonseca: “Fofana riposerà? Sì, in hotel. Leão? Soddisfatto, ma serve continuità”

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Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Empoli-Milan. Ecco le dichiarazioni riprese da Sky Sport.

L’equilibrio che intende lei sta a metà strada tra le prestazioni contro Juventus e Slovan?


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“Credo di sì. Sono state due partite diverse con momenti differenti. Contro la Juve c’è stata più organizzazione, contro lo Slovan più transizione. Mi sembra però che stiamo migliorando. Quando si vince non è tutto risolto ed è quello su cui ho insistito questa settimana. Abbiamo avuto problemi difensivi sui quali non posso chiudere gli occhi”.

Pensa sia un problema psicologico che causa questi errori?

“L’ultima partita contro la Juventus avevamo lavorato sull’organizzazione difensiva e la squadra ha risposto bene. Ora abbiamo avuto risposte sulla fase di transizione. Stiamo parlando di problemi difensivi, ma siamo la quinta difesa del campionato. Lavoriamo per migliorare. A volte i problemi non sono tattici, come a Bratislava, ma di lettura del momento o individuali. Per questo continuiamo a lavorare sui problemi”.

Abraham può giocare con Morata?

“Sicuramente è una possibilità. Quando c’è la necessità di farlo sicuramente posso utilizzare insieme le due punte”.

Perché il Milan non riesce a far valere il divario tecnico?

“Non è facile in Italia essere dominanti sempre contro chiunque. Noi vogliamo equilibrio. Abbiamo la consapevolezza che la squadra possa creare mantenendo una sicurezza difensiva. A Bratislava abbiamo segnato e avevamo la fiducia di dominare la partita, ma abbiamo sofferto alcune situazioni e la squadra l’ha accusato. Serve equilibrio tra i due momenti”.

Leao è meglio averlo in campo che in panchina?

“Adesso sì. Gli allenatori hanno diverse strategie. Io ne ho usate due: una non ha funzionato, l’altra sì. Sono molto soddisfatto della reazione di Leao dopo la panchina. Ma voglio continuità. L’altra strategia non posso dirla (ride, ndr)”.

Pensa di gestire alcuni giocatori in vista degli impegni ravvicinati come Fofana? Riposerà?

“In hotel, a Milanello. Non posso prendermi il rischio di farlo riposare, perché domani è la partita più importante. Mi aspetto che Fofana faccia una partita intelligente. Se Fofana sbaglia, sbaglia, ma mi aspetto che gli altri non sbaglino”.

Cosa servirà al Milan contro l’Empoli?

“Se giochiamo come contro Juve e Slovan sarà una faccia, ora ne serve un’altra anche contro l’Atalanta. Sono due forme diverse di attaccare. Con l’Empoli alcune cose saranno più importanti, ma non posso dirle”.

Perché ha alternato le coppie di difensori centrali?

“In questo momento ho una coppia più stabile dell’altra, ma ci sono tante partite. Gabbia è stato infortunato, era difficile inserirlo subito. Ho la consapevolezza che è importante insistere con gli stessi, ma i tanti incontri e gli infortuni complicano le cose. Si tratta di una gestione quasi obbligatoria, fortunatamente abbiamo avuto pochi infortuni: penso sia estremamente positivo. Il ritardo i 9 punti? Il nostro è comunque un cammino positivo”.

Al Milan manca un leader in campo?

“Sul gol dello Slovan abbiamo visto Reijnders correre all’indietro. Ma una situazione è vederla, un’altra è giocarla. Sul corner avevamo tre giocatori preparati all’eventuale contropiede: è stata una scelta individuale”.

Pensa che gli allenatori siano troppo sotto pressione come conferma il recente caso di Guardiola?

“Non possiamo scappare dalla pressione. Non so cosa sia successo, ma stare qui significa dover convivere sempre con la pressione. Siamo squadre che devono vincere sempre. E se non vogliamo convivere con la pressione, questi livelli non sono il posto giusto”.

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Il Milan sta attraverso un processo, ma in vetta ci sono quattro squadre su 6 con allenatori nuovi. Non è scaduta quella che potrebbe essere una giustificazione?

“Avevamo iniziato la stagione con giocatori appena tornati dall’Europeo. Dopo non abbiamo più avuto tempo per allenarci tutti insieme. Piano piano stiamo procedendo e migliorando, ma quando si cambia molto è più difficile. Il Napoli ha avuto una pre-season al completo, ad esempio, e questo è molto importante. Inoltre ha tutto la settimana per lavorare. Poi ci sono Inter e Atalanta, squadre forti, che da anni hanno lo stesso allenatore. Se vogliamo vedere solo il risultato, sono il primo a dire che vorremmo avere più punti”.

Ha sentito le parole di Ibrahimovic su Bennacer?

“Lo stiamo aspettando per la seconda parte di stagione. Sarà importante per noi e siamo fiduciosi sul suo recupero”.

Tatticamente che partita sarà con l’Empoli? E sarà complicata perché è vietato sbagliare?

“Anche a Madrid eravamo sotto pressione. Posso dire di essere esperto in materia di pressione. Non è una novità per me la partita di sabato, io come i miei giocatori. Tutti sappiamo che dovremo vincere contro Empoli, Sassuolo e Atalanta. Per me non cambia rispetto alle altre partite. La pressione è diversa in base alla classifica? Io non sono stato in vetta, ora è più difficile per chi sta indietro. Qua si lavora tanto, ma io dormo sempre molto bene. Sorpresa in campo? Magari ci sarà qualcosa di diverso”.

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