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·11 June 2025

Mercato Milan, Maignan stoppa il domino dei portieri? La ricostruzione lascia senza parole

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Mercato Milan, la mancata partenza di Mike Maignan direzione Chelsea ha di fatto stoppato il domino dei portieri

Il calciomercato Milan estivo è spesso un balletto di mosse e contromosse, un intricato domino in cui ogni tessera che cade innesca una reazione a catena. Ma per quanto riguarda il ruolo cruciale del portiere, il 2025 sembra essere l’anno del grande stallo. A rivelarlo è Fabrizio Romano, il guru del mercato, che sottolinea come il domino tra i grandissimi club, atteso con ansia da addetti ai lavori e tifosi, sia ancora ben lontano dal prendere il via.

La dichiarazione di Romano è chiara e lapidaria: “Il mercato dei portieri spesso è legato a un domino e questo domino tra i grandissimi club ancora non è partito. Non si è fatta l’operazione Maignan, non si sono fatte diverse operazioni all’estero, il City se non va via Ederson, Ortega, il portiere non lo prende”. Un’analisi che evidenzia una paralisi quasi totale, con le grandi trattative ferme al palo e le squadre bloccate in un’attesa reciproca.


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L’esempio più lampante di questa impasse è, come citato da Romano, l’operazione legata a Mike Maignan. Il portiere francese del Milan, considerato uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, era stato accostato a diverse big europee, ma finora nessuna trattativa ha trovato una concreta definizione. La sua partenza, infatti, scatenerebbe un effetto domino significativo, costringendo il Milan a cercare un sostituto all’altezza e liberando risorse economiche per altri movimenti. Tuttavia, la sua permanenza blocca di fatto un importante tassello del puzzle.

Ma il problema non è limitato al solo Maignan o alla Serie A. Romano estende l’analisi al panorama internazionale, sottolineando come “non si sono fatte diverse operazioni all’estero”. Questo indica una tendenza globale, un’incertezza diffusa che permea le strategie dei maggiori club europei. I motivi possono essere molteplici: dalla richiesta economica elevata per i top player del ruolo, alla volontà dei club di non privarsi dei propri estremi difensori se non a condizioni irrinunciabili, fino alla necessità di definire prima altri ruoli della rosa.

Il caso del Manchester City, citato esplicitamente da Romano, è emblematico di questa situazione. I campioni d’Inghilterra vantano una rosa di altissimo livello, con Ederson Moraes come titolare indiscusso e Stefan Ortega come riserva di lusso. La dichiarazione di Romano (“il City se non va via Ederson, Ortega, il portiere non lo prende”) evidenzia come la strategia del club di Guardiola sia strettamente legata alle uscite. Finché uno dei due portieri attuali non lascerà Manchester, il City non si muoverà per acquistarne un altro. Questo tipo di approccio “legato alle uscite” è comune in un mercato in cui le risorse non sono infinite e ogni investimento deve essere ponderato.

La conseguenza di questo “domino” non avviato è un effetto a cascata su tutto il mercato. Finché i portieri di punta non si muovono, le squadre che aspirano a rinforzare il proprio reparto tra i pali restano in attesa. Questo a sua volta blocca i movimenti dei portieri di seconda fascia e delle squadre meno blasonate, che spesso attendono di capire quali opportunità si apriranno in base alle mosse delle grandi. Si crea un circolo vizioso in cui l’immobilismo di pochi porta alla stagnazione di molti.

In conclusione, l’analisi di Fabrizio Romano dipinge un quadro chiaro di un mercato dei portieri in attesa, un fermo quasi surreale per un settore che solitamente genera grandi movimenti. La speranza, per i tifosi e gli addetti ai lavori, è che una prima tessera del domino cada presto, sbloccando finalmente un comparto cruciale e dando il via a una serie di operazioni che potrebbero ridisegnare il volto di molte squadre europee.

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