Mercato Milan, aneddoto Retegui! Il Diavolo ci ha provato davvero, intreccio con Aramco | OneFootball

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·11 July 2025

Mercato Milan, aneddoto Retegui! Il Diavolo ci ha provato davvero, intreccio con Aramco

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Mercato Milan, spunta l’aneddoto su Retegui: Igli Tare ci ha provato seriamente ma la potenza economica di Aramco ha fatto la differenza

Un recente articolo di Enrico Currò su Repubblica ha scosso il mondo del calcio, rivelando come il gigante petrolifero saudita Aramco abbia di fatto sventato il tentativo del calciomercato Milan di assicurarsi l’attaccante argentino-italiano Mateo Retegui. Questo sviluppo evidenzia la crescente influenza degli investimenti mediorientali nel calcio globale e gli ostacoli finanziari che i club europei devono ora affrontare nel mercato dei trasferimenti.

Il club milanese era in trattative avanzate per Retegui, un attaccante molto apprezzato le cui prestazioni avevano catturato l’attenzione di diverse squadre europee di primo piano. Tuttavia, le richieste economiche dell’accordo si sono rivelate un significativo ostacolo per i rossoneri. Nonostante l’evidente interesse del Milan e il potenziale fascino per il giocatore di giocare in Serie A, il pacchetto finanziario richiesto per assicurarsi i suoi servizi era, a quanto pare, al di là della loro immediata disponibilità. È qui che Aramco, attraverso la sua proprietà dell’Al-Qadsiah, è intervenuta in modo decisivo.


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L’intervento di Aramco è particolarmente degno di nota dati i suoi precedenti, e spesso vociferati, legami con una partecipazione azionaria nello stesso AC Milan. Per mesi, le speculazioni sono abbondate sulla possibilità che il potente fondo saudita facesse un investimento sostanziale nello storico club italiano. Anche se tali colloqui apparentemente non si sono concretizzati in una quota di proprietà, le attuali azioni di Aramco dimostrano il suo impatto diretto sul panorama dei trasferimenti, anche senza un legame diretto di proprietà con il Milan.

L’acquisizione di Retegui da parte dell’Al-Qadsiah, un club sostenuto dall’immensa ricchezza di Aramco, sottolinea una tendenza più ampia: la forza finanziaria delle squadre della Saudi Pro League è ora una formidabile potenza nel mercato internazionale dei trasferimenti. Questi club sono sempre più in grado di offrire contratti e commissioni di trasferimento lucrativi che possono superare le offerte delle tradizionali potenze europee, spesso lasciandole in una posizione difficile.

Per l’AC Milan, questo rappresenta una frustrante battuta d’arresto. L’incapacità di assicurarsi un obiettivo di trasferimento chiave a causa della concorrenza finanziaria esterna è un duro promemoria delle dinamiche in evoluzione del calcio moderno. Mentre il Milan possiede una ricca storia e un forte appeal sportivo, la pura potenza finanziaria di entità come Aramco può creare un campo di gioco non uniforme. Questa situazione costringe club come il Milan a rivalutare le proprie strategie di mercato e a cercare potenzialmente vie alternative per rafforzare le proprie squadre.

L’ “ostacolo economico” descritto da Currò non riguardava solo la commissione di trasferimento, ma probabilmente comprendeva anche le richieste salariali e le commissioni degli agenti, che contribuiscono tutte all’impegno finanziario complessivo di un acquisto. In questo caso, le profonde tasche dell’Al-Qadsiah, alimentate dalle vaste risorse di Aramco, si sono rivelate il fattore decisivo, permettendo loro di “strappare” Retegui da sotto il naso del Milan.

Questo incidente serve come potente esempio della nuova era nei trasferimenti calcistici, dove le forze geopolitiche ed economiche giocano un ruolo sempre più dominante. La gerarchia tradizionale del calcio europeo viene sfidata da nuovi attori con un supporto finanziario senza precedenti, portando a saghe di mercato più complesse e competitive. La domanda ora per club come il Milan è come si adatteranno a questo panorama in cambiamento e continueranno a competere per i migliori talenti del mondo di fronte a una così formidabile opposizione finanziaria.

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