Sampnews24
·24 July 2025
McAteer: «La Sampdoria era un club enorme, ero lusingato del loro interesse!»

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Jason McAteer, ex centrocampista del Liverpool, ha ripercorso la sua carriera in un’intervista rilasciata quest’oggi all’ Irish Mirror. Tra i vari argomenti trattati, McAteer ha dedicato un pensiero alla Sampdoria, ricordando quanto il club blucerchiato fosse un’istituzione blasonata alla fine degli anni novanta.
Le parole di Jason McAteer offrono una testimonianza di come la Sampdoria fosse percepita anche a livello internazionale in un periodo d’oro per il calcio italiano. La fine degli anni ’90, sebbene non fosse più l’epoca dello Scudetto, vedeva ancora la Serie A come il campionato più affascinante e competitivo d’Europa, e la Sampdoria ne era una delle realtà di spicco.
L’ex giocatore del Liverpool ha richiamato alla memoria la tradizione del club, i grandi campioni che ne hanno vestito la maglia e il fascino di una squadra capace di esprimere un calcio di alto livello. Questo riconoscimento da parte di un calciatore proveniente da un campionato prestigioso come la Premier League inglese sottolinea l’aura che circondava i blucerchiati in quel periodo.
Il ricordo di McAteer serve a sottolineare l’importanza storica della Sampdoria nel panorama calcistico europeo. Un club che, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario collettivo degli addetti ai lavori e dei tifosi, grazie a stagioni di grande prestigio e a una presenza costante ai vertici del calcio italiano ed europeo. Le sue parole:
CARRIERA – «Guardo indietro alla mia carriera e penso, una volta lasciato il Liverpool sarebbe stato bello andare all’estero, sarebbe stato bello imparare una lingua diversa, vivere una cultura diversa, vedere il calcio in un modo diverso. Ma sfortunatamente non è successo del tutto. Sampdoria e Siviglia erano club enormi, e ovviamente ero lusingato. Non ne ho idea… come ho detto, mi sono rotto una gamba. Le telefonate si sono fermate e ho finito per interrompere le mie lezioni di italiano. Ma mi stavo divertendo, mi stavo davvero divertendo a imparare l’italiano.. Mi piacerebbe riprenderlo. Probabilmente l’ho fatto per circa quattro mesi. Ho fatto un buon tentativo, avevo un tutor privato. Dire il mio nome e chiedere un po’ di pranzo era quello che avevo nella borsa. Anche qualche parolaccia!».