Lazionews24
·23 July 2025
Maurizio Sarri e il Ritorno del “Mister 33”: La Ricerca dell’Efficacia sui Calci Piazzati

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Prima di diventare il “Comandante“, Maurizio Sarri era noto come “Mister 33“, un soprannome che detestava ma che lo seguiva fin dai tempi del Sansovino in Serie D nel 2002. Questo appellativo, affibbiatogli dal giornalista Fabrizio Ferrari, si riferiva ai presunti 33 schemi studiati dall’allenatore per i calci piazzati. Leggenda narra che le punizioni o i corner venissero indicati con nomi propri di persona, come “schema Loris“, una tattica che distrasse gli avversari al punto da subire gol mentre cercavano di capire chi fosse il fantomatico “Loris“, che in realtà non esisteva. Sarri stesso, anni dopo, ha svelato la genesi di questo soprannome, attribuendolo a una battuta fatta durante un’intervista con un cronista dei dilettanti: «Non vorrei deludervi, ma è una cosa nata quando allenavo nei dilettanti. Un cronista mi chiese: “Quanti schemi potete avere su palla inattiva? 30?”. Io risposi: “No, di più, 33”.»
Al di là delle ricostruzioni fantasiose, Sarri, come riportato dal Corriere dello Sport, vuole rendere di nuovo efficaci le punizioni indirette e i calci d’angolo a favore. Il ritiro della Lazio in corso sta rivelando le sue intenzioni: a Formello, quasi ogni seduta si conclude con esercitazioni specifiche sui calci piazzati, coinvolgendo i vari tiratori dalle fasce e dalla bandierina. In assenza di Zaccagni, che solo ieri ha ripreso ad allenarsi con i compagni, spesso si sono incaricati della battuta Rovella, Cataldi, Tavares e Pellegrini: i due registi e i due terzini sinistri in rosa. Questo intenso lavoro è caratterizzato da un’attenzione e un’organizzazione maniacale, con sgambate prolungate e sessioni extra dedicate a questi aspetti cruciali del gioco.