Manu e Ale: “Rosucci seduta a centrocampo è il senso di tutto. Gama? Sul 1 luglio 2022 c’è la sua firma” | OneFootball

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·2 June 2025

Manu e Ale: “Rosucci seduta a centrocampo è il senso di tutto. Gama? Sul 1 luglio 2022 c’è la sua firma”

Article image:Manu e Ale: “Rosucci seduta a centrocampo è il senso di tutto. Gama? Sul 1 luglio 2022 c’è la sua firma”

Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Emanuele Ingrosso e Alessia Napoletano coppia nella vita seguitissimi sui social dove sono meglio noti tramite il loro profilo ‘ManuAle del Calcio’. Per Manu e Ale di recente la soddisfazione di una collaborazione con la FIGC Femminile nella finale di Coppa Italia di Como dove hanno assistito da vicino alla sfida vinta dalla Juve sulla Roma sulla quale ricordano: “Difficile dire cosa non ci sia rimasto di quella giornata. Innanzitutto il tifo sia juventino che romanista, pronto a sostenere la propria squadra senza denigrare l’avversaria. Non abbiamo sentito un coro offensivo in 90 minuti, a parte il classico ‘chi non salta…’ che di offensivo non ha niente. Non vogliamo essere retorici, ma sono davvero dettagli che fanno la differenza perché determinano il clima attorno alla partita, insieme alla cornice del Sinigaglia che alla luce del sole fa tutta la differenza del mondo”. Poi scelgono un momento che ha catturato la loro attenzione: “La festa, che abbiamo potuto vivere da dentro il campo, ci riporta a Rosucci seduta a centrocampo a fine festa che ride e lancia i coriandoli come se fosse il primo trofeo vinto in vita sua. Lì c’è il senso di tutto”.

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La coppia milanese, che strappa spesso sorrisi con la loro comicità legata al calcio, sui loro profili social hanno dedicato una clip anche a Sara Gama che ha da poco appeso le scarpette al chiodo. Un addio vissuto a pochi metri dal campo sul quale ci confidano: “Si tratta di un’emozione che raramente abbiamo vissuto altre volte allo stadio. 15.000 persone in piedi ad applaudire non solo la Gama dentro al campo, straordinaria, ma l’addirittura superiore Gama fuori dal campo, simbolo della lotta per i diritti e le tutele delle calciatrici. Come dicevamo nel video, sulla data del 1 luglio 2022, primo giorno di professionismo del calcio femminile, c’è la sua firma. Ciò che non si può spiegare è la gratitudine nel volto delle ragazze più giovani, che sanno di poter coltivare liberamente il sogno di diventare calciatrici anche grazie alla generosità e la caparbietà di Sara Gama”. Emanuele ed Alessandra, grandi appassionati di calcio femminile, hanno assistito a tante gare dal vivo, qualcuna in impianti davvero di spicco e a riguardo sottolineano:  “E’ un messaggio forte soprattutto per la partecipazione attiva del pubblico. In una parola ‘Riconoscimento’. Riconoscimento della crescita del movimento in Italia, dentro il campo e sugli spalti. Noi lo vediamo ogni giorno sui social, osserviamo che si sta creando un immaginario attorno al calcio femminile e alle sue protagoniste. Ogni giorno mettiamo il nostro pezzetto per arricchire questo immaginario. Il movimento non cresce solo con gli investimenti delle società fondamentali, ma anche educando il pubblico a rispettare e accogliere il calcio femminile”.


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Sullo stesso tema poi aggiungono: “Sugli spalti non vediamo mai un clima tossico, è un’occasione da sfruttare per resettare e ricordare al pubblico come può essere una giornata allo stadio. Dalla prossima stagione Goodison Park, 40.000 posti, diventerà lo stadio dell’Everton Women. Ecco, si parla di questo. Sperando presto di non dover più sentire il bisogno di mettere l’accento sul fatto che questi sono stadi ‘da calcio maschile’, ma semplici stadi”. Sull’aumento di interesse verso il movimento, invece, Manu ed Ale ci dicono: “Crediamo sia importantissimo arrivare soprattutto a chi guarda con criticità.  Conquistare il pubblico che già ha fiducia nel calcio femminile rimane un po’ un gesto fine a sé stesso.  Ci è capitato di parlare con amici, ma anche addetti ai lavori, che ci hanno detto: ‘sì però il calcio femminile è una noia’. Quando replichiamo con ‘quante partite hai visto?’ la risposta è sempre ‘zero’. Ma di che parliamo allora? La curiosità permette al giudizio di avere un senso: senza curiosità esiste solo pregiudizio”.

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Sul loro avvicinamento al calcio femminile, invece, ricordano: “Lo seguiamo con continuità più o meno da quando abbiamo iniziato a parlare di calcio sui social. Abbiamo sentito la necessità di raccontare la crescita lampante del movimento e abbiamo avuto la possibilità di raccontarlo da vicino. Speriamo col tempo di riuscire a portare il nostro pubblico sempre più fianco a fianco con le protagoniste, ad esempio raccontando la crescita dei settori giovanili. La maggior parte delle giocatrici attuali hanno fatto gran parte del proprio percorso giovanile in squadre maschili: questo in molte società sta cambiando e cercheremo di raccontarlo. Abbiamo in tutta Europa esempi che ci dicono che sì, può crescere ancora e crescerà. Servono fiducia, partecipazione e condivisione”. La chiusura della chiacchierata è, invece, sulla Nazionale: “La squadra è sicuramente cresciuta negli ultimi anni dopo il disastro mondiale, che poco ha a che vedere col campo. Ha il giusto mix di esperienza e freschezza fondamentali per una nazionale, e soprattutto il famoso “blocco” di un club che aiuta il gruppo a essere compatto: in questo caso il blocco Juve, che con qualche anno di lavoro in più rispetto al mondiale è cresciuto enormemente. Abbiamo fiducia che possa essere un bel percorso indipendentemente dal risultato, che secondo me sarà secondario: ci sono squadre di un altro pianeta. L’obiettivo per noi dev’essere ricordare questo torneo come un passo avanti, dopo le brutte vicende del mondiale”.

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