Manchester City, Guardiola in crisi di risultati: Champions amara e tre ko di fila. Pep: “Non mi arrendo” | OneFootball

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·6 November 2024

Manchester City, Guardiola in crisi di risultati: Champions amara e tre ko di fila. Pep: “Non mi arrendo”

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La sconfitta contro lo Sporting Lisbona ha segnato l’inizio di una crisi per il Manchester City. Dopo le eliminazioni contro il Tottenham in Carabao Cup e il Bournemouth in Premier League, è arrivato il terzo ko consecutivo in Champions League, un evento che non capitava a Pep Guardiola dal 2018. Per l’allenatore catalano, questo è il momento più difficile degli ultimi anni, dominati da successi. Nel post-partita, Guardiola ha dichiarato: “È una sfida dura, ma sono qui. Sapevamo che sarebbe stata una stagione difficile, ma la affronto con entusiasmo. Siamo ancora in gioco in tutte le competizioni e non mi arrendo, anche se la gente forse se lo aspetta”.

Manchester City, Guardiola in crisi di risultati: Champions amara e tre ko di fila. Pep: “Non mi arrendo”

Ma cosa è successo alla macchina da trofei che Guardiola aveva costruito? Un fattore determinante è l’emergenza infortuni. Il grave infortunio di Rodri è particolarmente preoccupante, dato che lo spagnolo era l’elemento chiave nell’equilibrio della squadra, in grado di bilanciare la spinta offensiva. Ma le difficoltà non finiscono qui: a inizio stagione si è fermato Bobb, mentre adesso mancano anche giocatori fondamentali come De Bruyne, Grealish, Ake, Foden, Doku, Walker, Stones e Ruben Dias, con molti di loro ancora alle prese con problemi fisici. Questo ha ridotto drasticamente le opzioni a disposizione di Guardiola, limitando le rotazioni, che per lui sono cruciali nella gestione del gruppo. Infatti, Pep preferisce non avere una panchina troppo lunga, per evitare scontenti, ma ora si trova a dover fare i conti con una rosa ridotta all’osso. La situazione è ancora più difficile considerando che i giocatori, spesso costretti a scendere in campo anche se non al 100%, rischiano di essere mentalmente e fisicamente esausti, come nel caso del giovane Simpson-Pusey, costretto a giocare come difensore centrale a soli 19 anni.


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Guardiola, nel post-partita, ha provato a spiegare la situazione: “A volte è solo calcio. Dobbiamo accettarlo. La vita è così, lo sport è così. Tutti devono essere sempre migliori e troveremo la via per uscirne”. Il tecnico catalano si prepara ora ad affrontare la difficile trasferta di Brighton, ma quella che sta vivendo è una fase inedita da quando è arrivato al City nel 2016: non ha mai perso quattro partite di fila. Un momento complicato, che sembra unire Guardiola con il suo vecchio amico e rivale, Carlo Ancelotti, che probabilmente sta affrontando sfide simili: un promemoria che, anche per i grandi allenatori, a volte le cose non vanno come ci si aspetta.

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