Cagliarinews24
·30 March 2025
Makoumbou: «Il Cagliari mi ha fatto capire che potevo dire la mia, sul Monza…»

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·30 March 2025
Da quasi tre anni è un punto di riferimento per il Cagliari, con le chiavi del centrocampo affidate ai suoi piedi educati e alla sua visione di gioco. Antoine Makoumbou, in un’intervista rilasciata a Domus Rossoblù, ha parlato del momento della squadra (che si appresta ad affrontare il Monza), del suo percorso e del rapporto con Davide Nicola.
IL MOMENTO DELLA SQUADRA – «Veniamo da un periodo non semplicissimo a livello di risultati ottenuti, la vittoria manca da un po’ ma penso che la prestazione non sia mai venuta meno, e abbiamo affrontato in rapida successione quattro grandi squadre del nostro campionato. Non siamo riusciti a vincere contro il Genoa, ma a conti fatti è stato un punto guadagnato sulle rivali, dispiace per Roma dove meritavamo di più. Ripartiamo da lì».
MONZA ED EMPOLI – «Non direi che siano crocevia decisivi, però sicuramente pesano perché troviamo due concorrenti dirette e fare molti punti ci metterebbe sulla strada migliore per la salvezza. Bisogna affrontare una partita alla volta, nessuno ti regala niente, parla sempre il campo».
LA SVOLTA COL MONZA – «Sicuramente ripartimmo di slancio vincendo in casa loro, dopo una chiusura di 2024 non al top. Fu una gara tosta, producemmo tante occasioni, fummo bravi a rimontare l’iniziale svantaggio, sicuramente sarà un’esperienza utile anche domenica».
IL PERCORSO PERSONALE – «Mi godo ogni giorno con voglia di fare bene, dentro e fuori dal campo. Il calcio è la mia vita, lo è sempre stato, anche quando magari l’alto livello europeo poteva essere una chimera. Ci ho sempre creduto, poi è arrivato il Cagliari nel 2022 e lì ho capito che potevo dire la mia, un passo alla volta, fino a oggi. Ma c’è tanto da fare».
IL RAPPORTO CON NICOLA – «Pretende tanto, è molto competente, ti stimola, ti parla spesso e a lungo per farti capire i concetti e per convincerti che puoi dare molto. Ho iniziato in estate con una nuova mentalità, all’inizio non ho giocato granché, poi a Parma ho ritrovato la titolarità ed è andata bene. Qui sono felice, devo tanto ai sardi e alla Sardegna, una seconda casa»