Calcio e Finanza
·12 December 2024
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Torna a fare sentire la propria voce l’UEC, l’Unione dei Club Europei lanciata ufficialmente nell’aprile del 2023 con l’obiettivo di offrire rappresentanza ai club calcistici europei di piccole e medie dimensioni. Un’organizzazione che è riuscita a raccogliere oltre 140 membri provenienti da 25 Paesi, eleggendo nell’aprile del 2024 un Presidente e un comitato esecutivo.
Con un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, l’associazione ha espresso profonda preoccupazione per le dichiarazioni di Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG e dell’ECA, rilasciate nella sua recente intervista a Marca. Rispondendo a una domanda sul nuovo Mondiale per Club Al-Khelaifi ha affermato che le «leghe nazionali a 20 squadre» e altri tornei domestici stiano in qualche modo «aumentando» il carico di lavoro dei giocatori.
«Le sue osservazioni seguono un modello già noto: presentare le leghe nazionali come il problema per giustificare la creazione di maggior spazio nel calendario internazionale per consentire ai club d’élite di partecipare a tornei esclusivi tra loro», attacca l’UEC.
«Abbiamo già visto questo copione. Il predecessore del Sig. Al-Khelaifi all’ECA, Andrea Agnelli, aveva apertamente sostenuto la riduzione delle dimensioni delle leghe nazionali per fare spazio a ulteriori incontri tra club a livello internazionale. Questo programma si è infine concretizzato nel controverso progetto della Superlega, al quale lo stesso Al-Khelaifi si era pubblicamente opposto. Tuttavia, le sue recenti dichiarazioni suggeriscono che la stessa visione persista sotto una nuova veste», ha aggiunto l’associazione.
«All’UEC, crediamo che la forza centrale del calcio europeo risieda nelle sue leghe nazionali, che devono rimanere la pietra angolare di questo sport. Le competizioni domestiche rappresentano il palcoscenico principale dove club di tutte le dimensioni e i loro giocatori competono, si sviluppano e prosperano. Ridurre la loro rilevanza per dare priorità a una manciata di club d’élite non farà altro che approfondire il divario finanziario e competitivo all’interno del calcio europeo, minando ulteriormente il merito sportivo», il pensiero dell’UEC.
Secondo l’organismo, è dubbia la narrazione secondo cui i tornei internazionali sarebbero necessari per accrescere l’appeal globale del calcio. «Le leghe nazionali già attirano miliardi di spettatori a livello globale e coltivano i giocatori e le storie che alimentano la popolarità di questo sport in tutto il mondo. Piuttosto che indebolirle, dobbiamo proteggere e rafforzare queste competizioni per garantire un futuro equo, inclusivo e sostenibile per il calcio».
«Con la salute a lungo termine del calcio europeo in gioco, è essenziale una consultazione significativa. Decisioni guidate dalle preferenze di un piccolo gruppo di club d’élite non possono andare a scapito dei club e delle leghe che rappresentano la stragrande maggioranza degli stakeholder calcistici. All’UEC, rimaniamo impegnati a garantire che le competizioni domestiche continuino a prosperare e che le voci di tutti i club siano ascoltate e rispettate», la difesa dell’associazione.
«L’UEC invita il Sig. Al-Khelaifi a rettificare le sue dichiarazioni, chiedendo nel contempo a leghe, club, giocatori e tifosi di opporsi a questi continui tentativi di sminuire l’importanza delle competizioni nazionali. Insieme, possiamo proteggere l’integrità del calcio europeo e garantire che rimanga uno sport per tutti, non solo per pochi privilegiati», ha concluso l’UEC.