🇮🇹 L’Italia che verrà! Gazzetta: “Da Camarda a Tonali fino a Di Lorenzo: chi rischia e da chi ripartire” | OneFootball

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·1 July 2024

🇮🇹 L’Italia che verrà! Gazzetta: “Da Camarda a Tonali fino a Di Lorenzo: chi rischia e da chi ripartire”

Article image:🇮🇹 L’Italia che verrà! Gazzetta: “Da Camarda a Tonali fino a Di Lorenzo: chi rischia e da chi ripartire”

A meno meno di 48 ore dalla peggiore débâcle tecnico-tattica della propria storia, l’Italia calcistica torna a interrogarsi – purtroppo ancora una volta, dopo l’ennesimo flop in una grande manifestazione internazionale registrato negli ultimi anni – quale futuro la attende.

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, a tal proposito, ha fatto il punto ruolo per ruolo sui calciatori che potrebbero far parte del nuovo ciclo azzurro e su quelli, al contrario, che potrebbero invece definitivamente esserne tagliati fuori.


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Il punto

CHI RISCHIA – “Questione di età, rendimento, rinnovamento, nuovo corso spallettiano. Per i trentenni Jorginho, Darmian, El Shaarawy si presume che la Nazionale sia il passato. In bilico Mancini, che in azzurro non esibisce mai la personalità strabordante della Roma, Cristante, da tempo anonimo con l’Italia, e Di Lorenzo, se Conte non gli dà una scossa. In Germania, il napoletano è stato vittima quasi di accanimento terapeutico. E poi? La lista di chi resta è virtualmente lunga. Perché non ci sono queste grandi alternative. E tutti, esclusi Donnarumma, Calafiori, un po’ Bastoni, sono stati lontanissimi dal loro rendimento medio”.

DIFESA – “In porta possiamo vincere il Mondiale: Donnarumma è un mostro, Vicario un secondo all’altezza, Meret affidabile, in lista d’attesa Carnesecchi, Di Gregorio e Provedel. Bastoni e Calafiori sono il futuro della Nazionale. Ci sarà inevitabilmente spazio per Buongiorno, Bellanova e Cambiaso. Il Dimarco dell’Inter vale il podio tra gli esterni di sinistra europei. Se Spalletti cerca la “scocca”, Gatti può essere utile. All’orizzonte, Scalvini in mezzo e Udogie a sinistra. Nei radar, Kayode e Ruggeri: il primo deve crescere, il secondo raffinarsi. Tra i centrali, si dice un gran bene di Cittadini”.

CENTROCAMPO – “Qui si riparte da Barella, Fagioli e Frattesi, chi altri? Pellegrini non può finire nel dimenticatoio, ma velocizzi il suo gioco e trovi un ruolo. Da capire se Folorunsho ha lo status da Nazionale. C’è discreta abbondanza. Su tutti, Tonali, il leader mancato, se tornerà il Tonali che conosciamo l’Italia sarà sua. Poi Locatelli, giubilato di fretta: nella Juve no, ma in una Nazionale offensiva ha sempre fatto bene. Ricci può ricoprire tutti i ruoli, ha geometrie e agonismo. Al commissario tecnico piace Gaetano. Si spera nella crescita di Fazzini e Prati. Devono dire chi sono Casadei, Miretti e Baldanzi (difficile la sua collocazione e tattica). Rovella e Bove monitorati”.

ATTACCO – “Reparto drammaticamente povero. Scamacca e Retegui, non si vede altro centravanti. Chissà se Lucca farà il salto necessario. Raspadori deve giocare in campionato, mettere fisico e scegliere un ruolo. Tanti gli esterni: confermati Chiesa, ma non è quello del 2021, e Zaccagni. Rientra Zaniolo, arriva Fabbian. Può essere il momento di Pafundi, atteso al confronto con il grande calcio. Ci sono Gnonto e Cambiaghi. Dalle Under profonde arriva Camarda. Si propone come fuoriclasse del futuro, oggi è due categorie superiori ai pari età, ma il cammino è lungo e in Italia è difficile accettare i minorenni come Yamal”.

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