Inter-News.it
·17 June 2025
L’Inter (forse) non lo sa, ma ha già ora un problema di ticketing

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·17 June 2025
L’Inter in vista della prossima stagione deve porsi qualche domanda sulla gestione dei biglietti. Quanto fatto negli ultimi anni infatti non è più applicabile, e se portato avanti causerà inevitabilmente problemi maggiori.
PROBLEMA IN ARRIVO – All’orizzonte nel mondo Inter sta già arrivando un problema. Una questione che può sembrare secondaria, ma ha un suo peso anche a livello di bilancio della società. Parliamo della questione biglietti. Del prezzo dei biglietti. Che poi diventa un problema di presenze allo stadio. Una tematica che negli ultimi anni ha viaggiato sempre sugli stessi binari, di fatto col pilota automatico. Ma le condizioni sono cambiate. E quindi bisogna rendersi conto che quel binario non è più accessibile.
CONDIZIONI UNICHE – Il punto di partenza è il trend che l’Inter ha vissuto negli ultimi anni. Già prima del Covid i numeri della squadra erano in crescita, e questo faceva da traino al dato delle presenze allo stadio. Lo scudetto di Conte con l’uscita dalla pandemia ha creato una sorta di tempesta perfetta. Una situazione in cui tutti volevano vedere l’Inter dal vivo. La fame di eventi, unita a una squadra in lotta per i titoli, ha creato una richiesta praticamente mai vista prima. I biglietti a un certo punto sono diventati persino introvabili, con una fioritura inaudita delle rivendite in canali secondari. In queste condizioni, gestire la vendita dal punto di vista dell’Inter era semplice. Ci si poteva permettere di fatto tutto, sapendo che lo stadio si sarebbe riempito in ogni caso. Dove per tutto si intende aumenti costanti dei prezzi, che hanno coinvolto ogni partita, anche quelle di minor blasone. Con picchi assoluti nei big match, dove infatti la società ha macinato record di incassi in ogni competizione. Ora però il vento è cambiato. E la situazione va riparametrata di conseguenza.
STUDIARE I PREZZI – Quel vento che ha portato tutti a voler vivere certi eventi si sta piano piano esaurendo. Non si può più lucrare sulla voglia di uscire delle persone senza limite. Sta succedendo in ogni ambito, quindi bisogna considerarlo anche per lo stadio. Questo è il primo passo che dovrebbe portare a una gestione dei biglietti più ponderata. Nei big match San Siro continuerà a riempirsi a prescindere, questo è un fatto. Ma nelle altre partite non si può più tirare la corda. L’Inter ha un pubblico vasto e appassionato, ma fino a un certo punto. La fede non è mai stata cieca e a prescindere, a parte per uno zoccolo duro che però arriva sì e no a metà della capienza. E avere San Siro vuoto a metà è un problema, anche di immagine. I prezzi non possono essere sempre più alti per ogni gara, da Inter-Pisa a Inter-Milan.. Serve capire che pubblico può andare al singolo evento. Serve che in certe occasioni sia invogliato a partecipare. Nella stagione ’24-’25 si sono già viste partite con un pubblico in evidente calo, anche per questioni di collocazione in calendario. Un problema che non dipende dall’Inter, ma che va considerato e gestito. Sono tutti fattori che chiedono una gestione attiva del ticketing, ponderata e soppesata sul singolo evento. Alzare i prezzi e tenere tutto uguale non si può più. Non basta più. Anche perché poi ci sono i risultati.
TIFOSI DA RICONQUISTARE – L’entusiasmo del tifo dipende anche dall’andamento della squadra. La stagione ’24-’25 ha lasciato scorie pesanti, anche se non soprattutto sui tifosi. Non si rinnega la propria fede, ma magari si riconsidera il tempo da dedicarci e i modi. Non si può pensare che ci sia la stessa fame e la stessa voglia, in modo fisso e immutabile. La prossima stagione l’Inter deve fare un passo verso i suoi tifosi, feriti dai risultati. Serve una mano per tornare a riempire San Siro. E quindi serve rivedere la gestione dei biglietti sempre uguale e sempre coi prezzi in crescita. La società avrà questa sensibilità? il passaggio è assai delicato. Perché con un punto di partenza compromesso bastano pochi risultati negativi per far crollare tutto. A quel punto modificare i prezzi per l’emergenza è molto più difficile. E sa di panico di fronte a una situazione che non si è considerata nel modo adeguato.