DirettaCalcioMercato
·2 June 2025
Lewandowski: “Il segreto di questo Barcellona? Flick e un gesto a inizio stagione”

In partnership with
Yahoo sportsDirettaCalcioMercato
·2 June 2025
Robert Lewandowski è stato uno dei giocatori copertina della strepitosa stagione in Spagna del Barcellona: le parole dell’attaccante polacco.
In una recente intervista rilasciata ai microfoni del Mundo Deportivo, Robert Lewandowski ha svelato alcuni segreti della straordinaria stagione del Barcellona. Oltre alla mancata qualificazione in finale di Champions League, il Barça in Spagna ha mangiato tutto e non ha lasciato alcuna briciola, conquistando il double campionato e coppa.
L’arrivo di Flick in panchina. “Quando Hansi è arrivato, gli ho parlato e gli ho spiegato come vedevo la situazione in questo club. Ciò che Flick ha fatto è stato assicurarsi che ogni giocatore fosse al suo livello. Non è stato facile per l’allenatore, e credo che Hansi abbia parlato con tutti i giocatori, consapevole che, per vincere titoli, avevamo bisogno di tutti al massimo.
Per questo motivo, penso che molti giocatori abbiano reso al meglio in questa stagione, e credo che la prossima potrebbe essere un po’ più difficile. Tuttavia, se ci prepariamo mentalmente, sono sicuro che potremo giocare con più esperienza, e alla fine sarà un po’ più facile. Ma ovviamente ora ogni avversario vuole vincere contro di noi, e dobbiamo prepararci a questo”.
Hai notato dei cambiamenti tra l’Hansi che avevi al Bayern e quello al Barcellona? “Come persona no, ma un po’ come allenatore. Penso che non si possa essere lo stesso allenatore in squadre di livelli diversi. Ci sono altri giocatori e situazioni diverse nel club, e credo che Hansi abbia fatto le cose in modo perfetto, ottenendo risultati molto buoni per questa squadra. È fondamentale per un allenatore capire come e cosa funziona meglio”. Quindi sei arrivato con lavori già svolti, giusto? Avevi chiaro cosa il team doveva migliorare e lo hai implementato? “Sì, penso che Hansi Flick avesse già un’idea su come migliorare le cose, non solo in campo, ma anche fuori. Alla fine, non siamo solo giocatori, ma anche persone. Se abbiamo buone sensazioni, possiamo esprimere un gioco migliore. Penso che Hansi sappia esattamente come funzionano entrambe le cose e che, alla fine, se un giocatore è felice e in forma, con un buon feeling con se stesso, in campo possiamo giocare meglio”.