Inter News 24
·31 July 2025
Leoni Inter, i nerazzurri si ritirano dalla corsa: prezzo troppo alto, cosa filtra sulla difesa

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·31 July 2025
Tra i tanti nomi seguiti dall’Inter in questa fase di mercato, uno in particolare sta facendo discutere per motivi più legati alle valutazioni economiche che alle qualità tecniche: Giovanni Leoni, giovane difensore centrale del Parma, era stato seguito con attenzione dagli uomini mercato nerazzurri come possibile profilo futuribile per la retroguardia. Tuttavia, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il suo nome è ormai da considerare fuori dalla lista dei potenziali obiettivi.
Il motivo? La richiesta del Parma è di 40 milioni di euro, una cifra che l’Inter considera totalmente fuori scala per un giocatore di grande talento, ma con ancora tutto da dimostrare ai massimi livelli. Classe 2006, Leoni è senza dubbio uno dei difensori più promettenti del panorama italiano, ma per la società di Viale della Liberazione si tratta di un investimento troppo oneroso per un profilo che oggi non garantisce immediato rendimento in un club con ambizioni da vertice.
L’interesse dell’Inter per Leoni si era acceso nell’ottica di una possibile partenza di Yann Bisseck, finito nel mirino del Crystal Palace. Il club inglese ha già messo sul tavolo una proposta da 32 milioni, rifiutata dall’Inter, che chiede almeno 40 milioni per il difensore tedesco. In caso di cessione, la dirigenza sta vagliando possibili alternative: il nome in pole è Koni De Winter del Genoa, valutato circa 25 milioni. Più pronto, più esperto e con un prezzo più allineato al mercato attuale.
Leoni, al contrario, rappresenterebbe un colpo in prospettiva, ma le cifre richieste dal Parma non riflettono il valore attuale, bensì una scommessa sul futuro. E l’Inter, alle prese con diverse operazioni complesse – da Lookman all’eventuale partenza di Dumfries – non può permettersi un investimento di quella portata senza certezze immediate.
Per ora, dunque, il dossier Leoni viene archiviato. Non è escluso che in futuro i nerazzurri possano tornare a monitorarlo, ma alle giuste condizioni economiche. Il talento non si discute, ma in questo momento, per l’Inter, la sostenibilità e l’equilibrio finanziario vengono prima delle scommesse a lungo termine.