Leoni Inter, anche Juve e Milan fanno sul serio! I nerazzurri hanno però 2 carte vincenti da giocarsi | OneFootball

Leoni Inter, anche Juve e Milan fanno sul serio! I nerazzurri hanno però 2 carte vincenti da giocarsi per arrivare al centrale del Parma

Il profilo di Giovanni Leoni, difensore classe 2006 di proprietà del Parma, è ormai al centro di un vero e proprio derby di mercato. Il mercato Inter, così come la Juventus e il Milan, ha messo gli occhi sul giovane centrale italiano, considerato da molti il prototipo del difensore moderno: alto, strutturato fisicamente, abile in anticipo e dotato di ottima tecnica individuale.

Cresciuto nelle giovanili del Padova, Leoni ha compiuto un percorso di crescita fulminante: in poco più di sei mesi è passato dalla Serie C alla Serie A, con 17 presenze nella scorsa stagione con la maglia del Parma e anche un gol all’attivo. Il suo rendimento, in particolare nella gara vinta contro la Juventus, ha impressionato Igor Tudor: in quell’occasione Leoni è stato uno dei migliori in campo, contenendo Vlahovic (uscito all’intervallo) e annullando anche Kolo Muani.

Inter, Juve e Milan in lotta per Leoni: il prezzo supera i 40 milioni

L’Inter vanta un piccolo vantaggio: Cristian Chivu, oggi alla guida dei nerazzurri, lo ha allenato in passato proprio nell’esperienza comune in Emilia. Inoltre, Giuseppe Marotta ha già speso parole importanti per lui. L’idea sarebbe quella di finanziare l’operazione anche attraverso alcune uscite, come quella di Sebastiano Esposito, attaccante reduce dal prestito all’Empoli, valutato tra i 6 e i 7 milioni. Il suo cartellino potrebbe rientrare in una trattativa parallela.

Attenzione però anche al Milan, pronto a inserirsi qualora riuscisse a liberare spazio in difesa con un paio di cessioni. Il nodo principale resta la valutazione: secondo Corriere dello Sport, una recente offerta da 25 milioni è stata già respinta, e il valore del cartellino è salito oltre i 40 milioni. La Sampdoria, che lo ha ceduto al Parma un anno fa per 4,8 milioni, conserva una percentuale del 10% sulla futura rivendita, più bonus per 3,5 milioni.

Solo una proposta importante potrebbe convincere il presidente Kyle Krause a lasciarlo partire.