Leao Milan, Bonan controcorrente: «Fonseca non è un pazzo, sono convinto di una cosa». E cita Ibrahimovic | OneFootball

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·28 November 2024

Leao Milan, Bonan controcorrente: «Fonseca non è un pazzo, sono convinto di una cosa». E cita Ibrahimovic

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Leao Milan, Alessandro Bonan, noto giornalista, ha commentato il rapporto tra il portoghese e Paulo Fonseca: le dichiarazioni

Intervenuto a Sky, Alessandro Bonan ha dichiarato:

PAROLE – «Credo che Fonseca non sia pazzo. Io sono sicuro che Fonseca sappia che Leao è il più forte giocatore del Milan. Perché Leao è il più forte giocatore del Milan, è quella che fa la differenza. Anche qui serve capire se il fatto di averlo messo in panchina facendolo entrare dopo sia stato veramente il preciso piano strategico dell’allenatore, e alla fine ha avuto ragione lui. Perché poi Leao è entrato, ha segnato, ha fatto segnare, ha giocato bene.  Però in ogni caso io penso in assoluto, il migliore giocatore di una squadra debba partire titolare. Quindi ieri, quando mi è stato detto, ero proprio in studio, che sarebbe partito dalla panchina, sono rimasto un po’ spiazzato. In tutto questo ha alla fine avuto ragione Fonseca e bisogna dirlo. Poi c’è tutto un resto. Il Milan ieri mi è piaciuto in attacco. Oltretutto mi è piaciuto Abraham. Ieri Abraham ha fatto la miglior partita in maglia rossonera e questo per esempio potrebbe anche aprire scenari ad una soluzione offensiva diversa con Abraham e Morata insieme. Forse Morata sgravato anche da questo peso di dover comunque lottare in attacco, fare a sportellate con gli avversari, potrebbe portarlo ad esprimere anche la sua cifra tecnica, perché in certi casi è anche superiore. Ha ragione Ibrahimovic: non è che sono i singoli difensori (il problema, ndr), c’è anche qualche carenza. È proprio la fase difensiva del Milan il problema. Non funziona da molti mesi, non funziona dal Milan dello scorso anno. Cioè, il gol di ieri sera: tu sei in vantaggio, quella situazione 1 contro zero che si è creata, non può esistere in una squadra come il Milan. E tante volte il Milan, comunque subisce le ripartenze avversarie e porta gli avversari, se non a segnare, a tirare in porta. Ecco, questa cosa deve essere assolutamente migliorata, ma non appartiene ai semplici difensori, ma proprio a tutto il comportamento difensivo di una squadra che inizia dal centrocampo».

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