Lazionews24
·24 August 2025
Lazio, Sarri carichissimo per l’esordio: questa la frase utilizzata per motivare la squadra

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·24 August 2025
Dopo un’estate atipica e “serrata”, caratterizzata da un mercato bloccato che non ha portato volti nuovi a Formello, nessuno ha più voglia di Maurizio Sarri di tornare a respirare l’aria del campo. L’attesa è finita e per il tecnico toscano è giunto il momento di sfogare tutta la sua energia e la sua filosofia di gioco, tornando a parlare la sua lingua preferita: quella del 4-3-3, del possesso palla e del bel calcio. Il campionato che inizia rappresenta per lui un banco di prova tanto affascinante quanto complesso, un’occasione per rispondere ai grandi interrogativi che circondano la sua squadra.
Tornato sulla panchina biancoceleste dopo 531 giorni, a seguito del regno interrotto nel marzo del 2024, Sarri è la vera e unica certezza di questa Lazio. È ripartito con il fuoco e la passione di sempre, consapevole di essere stato richiamato per compiere un nuovo miracolo sportivo, una sfida che lui stesso ha definito tra le più grandi della sua carriera, paragonandola allo scudetto vinto con una Juventus a fine ciclo e al secondo posto ottenuto nella sua prima avventura laziale. Fin dal primo giorno, il suo messaggio alla squadra è stato diretto e inequivocabile: «Siamo questi, niente alibi». Un monito ribadito con forza anche nei giorni scorsi, quando ha definito la situazione attuale come «la nostra sfida». Lo riporta il Corriere dello Sport.
Questa sfida consiste nel dimostrare che una “vecchia” Lazio, senza innesti, possa funzionare e sorprendere tanto quanto una squadra rinnovata. Sarri ha usato il pre-campionato come un laboratorio, alternando ogni giocatore per testarne l’affidabilità e garantirsi alternative valide. Vuole capire se Dele-Bashiru ha le qualità per diventare una mezzala di livello, se Tavares può tornare a essere il re degli assist e, soprattutto, se la coppia d’attacco formata da Taty Castellanos e Dia può finalmente trasformarsi in una macchina da gol, elemento cruciale per migliorare il settimo posto della scorsa stagione.
L’inizio è subito in salita. Contro il Como del neotecnico Cesc Fàbregas, la Lazio si presenterà in piena emergenza, priva di Romagnoli, Patric, Vecino, Isaksen e Gigot. Sarri sarà costretto a sperimentare, affidandosi a una coppia centrale inedita composta da Gila e dal giovane Provstgaard, con la speranza che il suo lavoro e la sua mentalità possano sopperire alle assenze e iniziare a costruire, fin da subito, il suo nuovo capolavoro.
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