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·3 July 2025

Lautaro-Thuram: cosa si nasconde dietro al fastidio reciproco. Retroscena

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Lautaro Thuram: cosa si nasconde dietro al fastidio reciproco. Retroscena sullo scarso attuale feeling della Thula

L’ambiente in casa Inter presenta un lato oscuro, una tensione interna che il botta e risposta tra Lautaro Martínez e Hakan Calhanoglu ha fatto emergere. Il “like” di Marcus Thuram a favore del turco, sebbene seguito da un confronto diretto con il suo capitano, ha svelato un malessere latente nello spogliatoio. Un gesto che non va ingigantito, ma nemmeno sottovalutato, perché spia di frizioni più profonde tra due leader dell’attacco.

Scontro di caratteri e tensione in campo

Al di là dei caratteri diversi, quasi complementari («Lui forse ride troppo», «Lauti dovrebbe ridere di più»), la radice del problema potrebbe nascere dal campo. A Lautaro potrebbe aver dato fastidio l’atteggiamento di un Thuram apparso con il “freno a mano tirato” nel finale di stagione, in particolare nella sfida persa contro il Fluminense, dove l’argentino ha iniziato a creare pericoli solo dopo l’uscita del compagno. Si scontrano due filosofie: quella di Thuram, che come altri (Dumfries) predilige che “le cose di squadra restino dentro”, e quella del “Toro”, spesso percepito come troppo duro e diretto nelle sue uscite pubbliche. Lo scrive il Corriere della Sera.


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Il vero problema: la solitudine e le alternative

La verità, probabilmente, sta nel mezzo. Ma il vero problema che ha condizionato la stagione dell’Inter è stata la solitudine dei suoi due attaccanti principali e la mancanza di alternative all’altezza, un fattore che è costato caro sia in campionato che in Champions League. La loro scarsa prolificità in coppia (un solo gol a testa insieme, contro il Feyenoord) ne è la prova. Ora, la domanda è se l’esplosione di Pio Esposito e l’arrivo di Ange-Yoan Bonny possano bastare per aumentare la qualità e la concorrenza nel reparto offensivo nerazzurro.

La risposta della società: mercato e leadership

Se Lautaro ha percepito dubbi nel gruppo sulla fame di vincere, il lavoro del tecnico Cristian Chivu e della società dovrà essere ancora più profondo e incisivo. Serve una scossa per allontanare ogni ombra di ridimensionamento tecnico, che è ciò che più mette di cattivo umore i campioni. In questo senso, un grande colpo di mercato – e il sogno Éderson dall’Atalanta lo sarebbe senza dubbio – rappresenterebbe il segnale più forte per compattare l’ambiente e ripartire con la giusta ambizione.

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