Lasagna e quei fischi che fanno rumore. Longo lo protegge, Bari si spacca | OneFootball

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·13 April 2025

Lasagna e quei fischi che fanno rumore. Longo lo protegge, Bari si spacca

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Nella vittoria ottenuta al fotofinish contro il Palermo per 2-1 (clicca qui per leggere l’analisi della partita), una delle poche note stonate della serata è legata a Kevin Lasagna. L’esperto attaccante biancorosso, confermato titolare dopo la rete di Catanzaro supportato da un ritrovato Falletti, è uscito tra i fischi al momento della sostituzione.

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Copyright: Palermo F.C.

L’errore che poteva costare caro al Bari

Nei 73 minuti di gioco in cui è stato impiegato in campo, la presenza di Lasagna si è fatta sentire nella ricerca di portare pericoli, sfruttando gli spazi che la squadra siciliana ha offerto al Bari nell’arco della partita. Al San Nicola si è visto un Palermo poco equilibrato e molto propenso a concedere situazioni che potevano conciliare con una delle principali caratteristiche tecniche dell’attaccante biancorosso, ovvero l’attacco alla profondità.

Tuttavia, ciò che ha pesato negativamente sul giudizio finale della partita dell’ex Udinese e Verona sono stati i due episodi davanti alla porta. Il primo, sul tramonto del primo tempo con un diagonale debole e poco preciso terminato sul fondo, il secondo, molto più pesante, che poteva incidere negativamente sul risultato finale e per le prospettive future del Bari nella rincorsa ai playoff, data la criticità del momento della stagione.

L’episodio chiave (in negativo) al minuto 70: dopo un grande assolo individuale di Falletti in grado di ribaltare il fronte di gioco, l’uruguaiano ha servito brillantemente Lasagna in campo aperto, il cui unico compito era quello di concludere verso lo specchio senza alcun tipo di resistenza dei difensori se non quella di Audero. Tuttavia, l’attaccante biancorosso ha sprecato la sua occasione, con una pessima conclusione ribattuta dal portiere ospite. Non la prima in questo campionato.

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I fischi che dividono l’ambiente

Un errore che non è stato perdonato dal pubblico casalingo, con Longo che ha immediatamente sostituito il numero 15 dopo appena un paio di minuti dopo, forse per evitare che l’errore davanti alla porta potesse condizionare il finale di gara del calciatore. Per evitare che il calciatore uscisse mentalmente dalla partita, si è optato per la sostituzione con l’ingresso di Bonfanti come nuovo terminale offensivo.

La reazione dei 17.000 del San Nicola è stata impattante, con dei sonori fischi a cui Lasagna ha risposto con un applauso ironico e un pollice alzato che sa di nervosismo. Inevitabile che sul tema ci siano delle spaccature nell’ambiente. Una parte delle opinioni (in maggioranza) reputa eccessivi i fischi in quanto, al netto di innegabili difficoltà ed errori tecnici, l’impegno del ragazzo non sia mai mancato. D’altro canto, la restante parte non trova del tutto immotivata la reazione del pubblico, per motivazioni che vanno probabilmente oltre le questioni di campo. Una spaccatura netta, che in questo momento non serve a nessuno.

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Lasagna e lo scudo di Longo

Sui fischi ricevuti dall’attaccante alla sostituzione si è espresso il tecnico Longo nel post-partita (clicca qui per le parole complete): «Per il tipo di partita che dovevamo fare, Lasagna era una scelta tecnica. Sono molto contento di come ha lavorato Kevin. Mi spiace che sia uscito tra i fischi, perché non se li meritava: è un ragazzo che ha sbagliato un’occasione, ma può capitare, come uno può sbagliare un passaggio o un intervento. È un giocatore importante per noi, e so che da qui alla fine potrà fare qualche gol importante. Rifarei quella scelta, perché ha fatto quello che volevamo. Nel finale nessuna polemica».

Tuttavia resta difficile pensare ad un cambiamento della centralità all’interno delle gerarchie in attacco. Visto la situazione attuale del reparto avanzato, con Bonfanti apparso in ombra nelle ultime settimana, Novakovich mai ritrovato dall’ultimo infortunio e Favilli alle prese con piccoli acciacchi che ne condizionano una certa continuità, è plausibile pensare che Longo possa mantenere la linea su Lasagna anche per le prossime giornate. Sta all’ex attaccante della Nazionale trasformare i fischi in applausi, già dal match di Bolzano.

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