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·7 August 2025

La Svizzera punta su Infantino per ridurre i dazi imposti da Trump

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Le figure politiche svizzere stanno chiedendo che il presidente della FIFA, Gianni Infantino, venga coinvolto per cercare di influenzare Donald Trump, mentre il Paese affronta le conseguenze dell’imposizione della più alta tariffa doganale statunitense in Europa.

Un membro del Consiglio degli Stati (la camera alta del Parlamento svizzero) e un ex ambasciatore svizzero sono tra coloro che sostengono che il presidente della FIFA, grazie al suo rapporto di lunga data con Trump, potrebbe aiutare a ottenere un accesso cruciale al presidente USA. Secondo quanto riportato dal Financial Times, anche alcuni leader aziendali hanno contattato Infantino, sollecitandolo a intervenire.


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Le richieste arrivano dopo che la presidente svizzera Karin Keller-Sutter e il ministro dell’economia Guy Parmelin hanno fallito nell’ultimo tentativo di evitare l’introduzione di dazi del 39%, lasciando Washington a mani vuote. I due hanno incontrato il senatore Marco Rubio mercoledì pomeriggio, ma non è stato annunciato alcun cambiamento rispetto ai dazi. La delegazione svizzera non è riuscita a ottenere un incontro con Trump.

Il fallimento dei negoziati ha scatenato una protesta pubblica e ha spinto a invocare strategie più creative, come quella di coinvolgere Infantino, originario della cittadina svizzera di Briga, vicino al confine italiano. Il consigliere nazionale Roland Rino Büchel, del partito di destra UDC, è tra quelli che sostengono che il presidente della FIFA potrebbe fungere da canale informale verso Trump. L’ex presidente USA in passato aveva definito Infantino «un mio amico», «un vincente» e «un tipo eccellente».

«È decisamente il momento di coinvolgere Gianni Infantino, senza ulteriori indugi, per aprire delle porte. Se Parmelin lo chiamasse per chiedere aiuto, immagino che accetterebbe volentieri», ha dichiarato Büchel al Financial Times, sottolineando di conoscere personalmente entrambi. Ha citato anche le recenti apparizioni di Infantino accanto a Trump, inclusa la finale del Mondiale per Club in New Jersey il mese scorso e la visita alla Trump Tower del 7 luglio, per l’apertura del nuovo ufficio FIFA.

Gli Stati Uniti saranno co-organizzatori della Coppa del Mondo FIFA 2026, e Trump in passato ha elogiato la leadership di Infantino. «La situazione è grave. Servono idee migliori per il bene del Paese e dei migliaia di posti di lavoro che saranno colpiti se non otteniamo un accordo più favorevole. Infantino è forse la persona migliore per ottenere un incontro», ha aggiunto Büchel.

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