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Marco Alessandri·28 November 2024
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Marco Alessandri·28 November 2024
Lo 0-0 di Birmingham - il secondo consecutivo dopo quello in campionato contro il Milan - consegna a Thiago Motta un punto importante per muovere la classifica e che forse può pure soddisfare.
Il tecnico, infatti, torna dall'Inghilterra con la sensazione - proprio come accaduto a Milano sabato pomeriggio - che in fondo, considerata l'emergenza infortuni e il momento, il pareggio sia più una buona notizia che un rammarico.
Per fare strada, in Champions come in campionato, servirà però di più. In altre parole, Motta ha bisogno di trovare l'apporto, in zona gol ma non solo, di quei giocatori che in estate sembravano dover essere la colonna portante dell'architettura bianconera e che invece, per un motivo o per l'altro, fin qui hanno deluso. I nomi? Douglas Luiz, Nico Gonzalez e Koopmeiners.
Detto che i primi due hanno fin qui visto poco o mai il campo, per l'olandese il discorso è diverso. Nessuno ha dubbi su quanto sia già importante Koopmeiners nell'equilibrio della Juve, ma certo ci si aspettava di più.
📸 MARCO BERTORELLO - AFP or licensors
L'ex Atalanta è stato costretto a saltare tre partite in questo inizio di stagione (Lazio e Inter in campionato, Stoccarda in Europa), ma per il resto è sempre stato impiegato da Motta e nella gran parte dei casi per tutta la partita. In questo tempo, però, l'apporto in zona gol è minimo, con un solo assist a Vlahović nel 3-0 di Genova.
Anche ieri sera Koop ha giocato una gara decisamente più da equilibratore, che da soluzione offensiva: zero tiri, un solo dribbling tentato (ma non riuscito), 0.16 alla voce Assist previsti (xA) e la bellezza di dieci contrasti fatti in mezzo al campo. Un'ottima partita da quello che un tempo veniva chiamato mediano.
Colpa solo sua? Non proprio. L'ottima analisi fatta sul proprio profilo Instagram dal Match Analyst Luca Balbinetti (@ilcritico_calcistico) mostra come il centrocampista contro l'Aston Villa sia stato penultimo per tocchi del pallone, addirittura dietro a Di Gregorio. Il motivo? Il modo di giocare dei bianconeri, che difficilmente passano per il centro del campo, scegliendo di verticalizzare subito sulle fasce.
Anche sui social i tifosi juventini hanno cominciato a chiedersi dove sia il vero Koopmeiners, tra chi ritiene che l'olandese sia fuori posizione e chi, invece, pensa che la forma del classe '98 non sia accettabile.
C'è un dato, però, che spiega perfettamente il perché Thiago Motta non ci voglia rinunciare per nessun motivo al mondo, e poco importa se fin qui abbiamo visto una versione meno appariscente di Teun.
Con Koopmeiners sul terreno di gioco, infatti, la Juventus in campionato non ha mai subito gol. Nove partite - o spezzoni - e porta sempre inviolata. Nei due match in cui ha giocato e i bianconeri hanno concesso una o più reti (Cagliari e Parma, entrambe in casa), l'olandese non era in campo quando Di Gregorio raccoglieva il pallone dalla rete.
Ecco, quindi, l'importanza di un giocatore pagato 60 milioni di euro. In una Juve attualmente ben lontana dai livelli che questa rosa può toccare, Motta si aggrappa al suo numero 8 per condurre la nave in porto in un momento complicato. Una volta passata l'emergenza, Thiago riporterà Koop al suo posto. Solo a quel punto potremo dire se lo splendido giocatore ammirato a Bergamo con la maglia dell'Atalanta sarà lo stesso che sbarcato a Torino.
📸 Maja Hitij - 2024 Getty Images
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