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·19 November 2024
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La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Uno è nato a Rueil-Malmaison, sobborgo ovest dell’hinterland di Parigi. L’altro a Colombes, un po’ più a nord, ad appena dieci chilometri di distanza. Ma NGolo Kanté e Manu Koné non hanno in comune solo questo, le origini africane (maliane per il primo, ivoriane per il secondo) o la maglia della Francia che si contendono (contro Israele ha giocato il centrocampista dell’Al-Ittihad, a San Siro con l’Italia quello della Roma). No, Kanté e Koné adesso hanno in comune anche qualcosa di diverso e più esattamente Claudio Ranieri, l’uomo che ha lanciato nell’Olimpo l’attuale centrocampista del club arabo e che da oggi è pronto a fare lo stesso con il giallorosso.
Che sabato a Milano, appunto,ha incantato un po’ tutti, anche se in un ruolo diverso dal solito: regista davanti alla difesa, con a sinistra Rabiot e a destra Guendouzi a dargli manforte. Un ruolo tutto nuovo, dunque, lui che con Juric faceva il mediano nel centrocampo a due e che con Ranieri potrebbe fare invece la mezzala. Ma vedi mai che l’intuizione di Didier Deschamps non possa essere un suggerimento importante anche per Sir Claudio. Di certo c’è una cosa, in molti sognano che Koné possa essere per Ranieri proprio ciò che è stato Kanté al Leicester. Il che vorrebbe dire aver fatto bingo, visto che il francese tascabile è stata una delle chiavi della meravigliosa vittoria di quella Premier League.
Kanté e Koné vengono entrambi dalla strada, si sono fatti con le proprie mani, sudando e faticando. E partendo dal basso, dalla Ligue2 (la Serie B francese), rispettivamente dal Caen (Kanté) e dalla squadra B del Tolosa il giallorosso. Kanté poi arrivò al Leicester per 8 milioni di euro, Koné è costato invece 18 più 2 di bonus, acquistato la scorsa estate dai tedeschi.
Foto: [Paolo Bruno] via [Getty Images]