Kevin Lasagna: «Al Bari ho due obiettivi. MI ha scoperto Giuntoli, ho vestito l’azzurro, non ho rimpianti. Al Verona ho avuto problemi con le scelte di un allenatore» | OneFootball

Kevin Lasagna: «Al Bari ho due obiettivi. MI ha scoperto Giuntoli, ho vestito l’azzurro, non ho rimpianti. Al Verona ho avuto problemi con le scelte di un allenatore» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·22 March 2025

Kevin Lasagna: «Al Bari ho due obiettivi. MI ha scoperto Giuntoli, ho vestito l’azzurro, non ho rimpianti. Al Verona ho avuto problemi con le scelte di un allenatore»

Article image:Kevin Lasagna: «Al Bari ho due obiettivi. MI ha scoperto Giuntoli, ho vestito l’azzurro, non ho rimpianti. Al Verona ho avuto problemi con le scelte di un allenatore»

Kevin Lasagna, ex attaccante dell’Udinese, ha voluto rilasciare qualche dichiarazione tra il presente al Bari e il suo passato in Serie A

Il Bari in questo momento accederebbe ai playoff per venire in Serie A. Il suo bomber è Kevin Lasagna, intervistato da La Gazzetta dello Sport.

OBIETTIVI – «Chi mi conosce sa che non ho mai mollato. L’estate scorsa al mio approdo a Bari ho fissato due obiettivi: la doppia cifra e la qualificazione ai playoff. Entrambi sono ancora possibili».


OneFootball Videos


IL CARPI – «È stata la svolta della mia carriera. Premessa: avevo collezionato molte amarezze da ragazzino, qualche provino andato male, un’esperienza poco felice negli Allievi nazionali del Chievo: decisi di andare via perché ero poco utilizzato. Mi piaceva da matti giocare, segnare. Ho cominciato a capire che avrei potuto riuscirci con l’Este in Serie D. Feci 21 gol e… Arrivò la proposta del Carpi».

GIUNTOLI LO PRESE PER 75.000 EURO – «Non mi sono mai interessato alla cifre, ma Giuntoli è stato il primo a credere nelle mie potenzialità. Venivo dalla D, non mi aspettavo di poter contribuire subito alla promozione in A del Carpi. Scrivemmo una pagina storica, grazie alla società, al direttore, a Castori e alla coesione che si era creata nel gruppo».

L’UDINESE – «Nell’Udinese mi sono consacrato attaccante di Serie A. Sono cresciuto sotto tutti i punti di vista in un club organizzatissimo che mette ogni calciatore nelle condizioni di dare il massimo. In nazionale ho avuto il privilegio di restare imbattuto: 6 vittorie e un pari, con l’esordio indimenticabile in Polonia dove firmai l’assist per il gol decisivo di Biraghi».

DA AZZURRO A DIMENTICATO – «Non sono stato convocato per gli Europei, vinti dall’Italia di Mancini. Ma non ho rimpianti. Sono comunque orgoglioso di avere indossato la maglia azzurra. Dopo Udine, piuttosto, sono andato a Verona. E ho avuto qualche problema di adattamento al modulo di Juric».

RIFAREBBE LA SCELTA DI VENIRE A BARI – «Mille volte! Con la squadra che abbiamo, dobbiamo approdare a tutti i costi nei playoff. Dispiace che nel girone di andata sia stato sciupato qualche punto. Ma ora viene il bello, e dobbiamo dare il meglio»

View publisher imprint