Juventus, Danilo chiarisce sul futuro: “Vado via solo se il club non mi vuole più” | OneFootball

Il difensore della Juventus, Danilo, ha parlato ai microfoni di Sky dopo il deludente pareggio 2-2 con il Venezia, risultato che ha fatto seguito alla positiva prestazione contro il Manchester City in Champions League.

Juventus, Danilo chiarisce sul futuro: “Vado via solo se il club non mi vuole più”

“Il calcio oggi è così, si gioca ogni tre giorni e, sebbene dopo una buona prestazione come quella contro il City ci si aspetti una continuità, una partita come questa può succedere”, ha commentato Danilo, cercando di spiegare il calo di rendimento della squadra. “Dobbiamo guardarci dentro, riflettere su quanto accaduto e pensare già alla prossima partita di martedì, cercando di dare la risposta che ci chiede la maglia”.

Riguardo agli episodi che hanno coinvolto Dusan Vlahovic sotto la curva, il difensore bianconero ha dichiarato: “Non abbiamo ancora parlato, ma bisogna sempre ricordare che siamo esseri umani. È comprensibile che i tifosi siano frustrati e manifestino il loro disappunto”. Danilo ha sottolineato che, nonostante gli episodi, il focus deve restare sull’unità del gruppo: “La cosa più importante ora non è discutere degli episodi, ma compattare l’ambiente e lavorare ogni giorno per il bene della Juventus”.

Sul suo futuro in bianconero, Danilo ha voluto chiarire una volta per tutte: “Non ho mai detto che volevo andare via. Vado via dalla Juventus solo se il club non mi vuole più. Sono sempre a disposizione della squadra, per questo sono qui”. Infine, riguardo alla tradizione di andare sotto la curva dopo ogni partita, Danilo ha affermato: “Alla Juventus ci sono dinamiche che vanno rispettate. Che si vinca o si perda, è giusto andare a salutare i tifosi. Finché sarò qui, continuerò a farlo. Quando ci sarà un altro capitano, le cose potrebbero cambiare, ma per me è una questione di rispetto”. E ha aggiunto: “A fine partita siamo tutti molto emozionati. Se commettiamo errori, chiediamo scusa, ma sempre con rispetto sia da parte nostra che della nostra tifoseria”.

Andrea Alati

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