Juve Reggiana evidenzia i limiti della rosa di Tudor: «Loro tre non appaiono affidabili, urgono rinforzi dal mercato». L’analisi | OneFootball

Juve Reggiana evidenzia i limiti della rosa di Tudor: «Loro tre non appaiono affidabili, urgono rinforzi dal mercato». L’analisi del Corriere dello Sport

Il pareggio per 2-2 nell’amichevole tra Juve e Reggiana, giocata alla Continassa, ha lasciato più di una riflessione in casa bianconera. Il Corriere dello Sport si sofferma su uno dei temi centrali emersi dal test: i limiti strutturali della rosa, in particolare nel reparto arretrato. L’analisi del quotidiano si concentra su tre nomi precisi: Kelly, Rugani e Tiago Djalò, tutti protagonisti di una prestazione non convincente.

Il brasiliano Lloyd Kelly, arrivato dal Newcastle per dare solidità alla linea difensiva, ha mostrato ancora difficoltà di adattamento sia tattico sia fisico. In più occasioni è apparso in affanno, lontano dalla condizione ottimale, con errori di lettura e tempi sbagliati nelle uscite.

Anche Daniele Rugani, tornato dopo l’esperienza all’Ajax, non ha brillato. Al netto della leadership ed esperienza, ha commesso alcune disattenzioni che hanno permesso alla Reggiana di presentarsi con troppa facilità dalle parti di Pinsoglio. Il centrale italiano è da tempo in bilico, e il suo futuro rimane legato al mercato.

Infine, Tiago Djalò, rientrato dopo il prestito al Porto, ha avuto un impatto complicato. L’ex Lille è ancora lontano dal pieno ritmo gara, e sebbene sia comprensibile in questa fase, l’impressione è che non rappresenti oggi un’opzione affidabile per Igor Tudor.

Il tecnico croato ha fatto le sue valutazioni, e il Corriere dello Sport sottolinea come servano rinforzi veri per rendere competitiva la linea difensiva. Al momento, con Bremer unico punto fermo insieme a Gatti e Kalulu, la retroguardia bianconera manca di certezze.

Con la partenza di Douglas Luiz in uscita e il possibile addio di McKennie o Miretti, Comolli dovrà intervenire anche in mediana, ma l’urgenza ora è anche dietro. La partita con la Reggiana è stata un campanello d’allarme.