👑 Inzaghi, re di coppe a chi? Inter, Simone e il mito Scudetto sfatato | OneFootball

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Emilio Scibona·22 April 2024

👑 Inzaghi, re di coppe a chi? Inter, Simone e il mito Scudetto sfatato

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Al terzo tentativo sulla panchina nerazzurra Simone Inzaghi si può fregiare del titolo di Campione d’Italia con la vittoria dello scudetto che porta la seconda stella all’Inter.

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I successi in ambito nazionale (3 coppe Italia e 5 supercoppe italiane, quest’ultimo record assoluto) che gli sono valsi l’appellativo di “Re di Coppe” e i brillanti percorsi sulla scena continentale non sono mai mancati: adesso per il fu “Inzaghino” arriva il momento del trionfo più importante. Del quale l’allenatore dell’Inter è stato senza mezzi termini artefice e mattatore.


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Per il tecnico piacentino l’affermazione in Serie A è dunque la chiusura di un cerchio che idealmente era stato già aperto nella sua esperienza laziale.


Lazio 2019/2020: il Covid sul più bello

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Nella stagione 2019/2020 tra la Juventus di Sarri con CR7 al centro dell’attacco e l’Inter di Conte si è inserita con prepotenza una spumeggiante Lazio nel ruolo di terzo incomodo.

Che, in realtà è stato anche secondo visto che la squadra di Inzaghi, trascinata dal massimo splendore del trio SMS-Immobile-Luis Alberto e da una qualità di gioco notevole, è stata seconda ad un solo punto dalla Juventus fino a quando la pandemia da Covid-19 non è piombata drammaticamente sull’Italia portando alla sospensione del campionato.

Uno stop arrivato sul più bello per i biancocelesti che, alla ripresa, non avrebbero ritrovato più il loro passo: alla fine è arrivata una qualificazione in Champions tutt’altro che disprezzabile ma comunque persino un po’ amara se si pensa al percorso fatto dalla squadra prima che il Covid piombasse nelle nostre esistenze con conseguenze universalmente drammatiche al di là del pallone.


Inter 2021/2022: il sogno sfumato

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Dopo essere subentrato al posto di Conte e alla guida di una squadra che per esigenze economiche si è dovuta privare di Hakimi e Lukaku (e che ha perso anche Eriksen dopo il malore del danese agli Europei) il tecnico di Piacenza è riuscito a far ripartire la squadra mantenendo alto il livello della competitività su tutti i fronti.

In campionato l’Inter si ritrova in un lungo testa a testa con il Milan: i nerazzurri dopo un periodo di altalene (e nonostante il doppio scontro diretto che vede avanti i rossoneri)  hanno il loro destino in mano ma nel recupero della ventesima giornata contro il Bologna giocato il 27 aprile la squadra vanifica il vantaggio iniziale di Perisic subendo la rimonta felsinea con le reti di Arnautovic e Sansone, quest’ultimo in gol dopo l’ormai famigerata papera di Radu, titolare quel giorno al posto di Handanovic.

La corsa scudetto si decide lì: il Milan non sbaglia più un colpo e il 22 maggio conquista in pompa magna lo scudetto nel pomeriggio di Reggio Emilia. L’Inter si consola parzialmente con la vittoria in Coppa Italia sulla Juventus ma lo smacco di quel campionato perso quando sembrava quasi in pugno resta.


Inter 2023/2024: la cavalcata trionfale

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Dopo la sconfitta contro il Monza nell’aprile 2023 Simone Inzaghi è il tecnico sulla graticola di una squadra talentuosa ma discontinua, che in campionato ha lasciato per strada punti pesanti in partite sulla carta alla portata. La storia cambia con un finale di stagione straordinario che vede l’Inter vincere la Coppa Italia e spingersi fino alla finale di Istanbul, persa sì, ma tenendo testa ad una corazzata come il City.

Nonostante la trasformazione causata dal mercato con gli addii di Onana, Brozovic, Dzeko e Lukaku, la squadra nerazzurra ha continuato a cavalcare quell’onda e il suo percorso in campionato ne è perfetta dimostrazione. Fino a gennaio i nerazzurri avevano nella Juventus la rivale principale ma mentre i bianconeri sono crollati l’Inter ha continuato la sua marcia senza ingolfarsi mai.

Alla fine è arrivata la tanto agognata seconda stella: 27 vittorie, 5 pareggi, una sola sconfitta, 79 gol fatti, 18 subiti i numeri dell’Inter fino alla giornata 33, quella del punto esclamativo del derby vinto . Dati che raccontano di un dominio totale con tanto di record di partite consecutive a segno: 33, tutte quelle disputate in campionato per adesso.

Inzaghi può dunque finalmente celebrare l’unico titolo che gli mancava in Italia, un titolo espressione dello straordinario lavoro fatto dall’ex allenatore della Lazio alla guida del club nerazzurro. La seconda stella è suggello perfetto di una stagione ma anche di un rinnovo destinato, salvo sorprese, a concretizzarsi a breve.

Il “Re di coppe” da oggi e per almeno un anno è anche sul trono dell’Italia calcistica assieme ai grandi.