Inter, Mkhitaryan sul futuro: “Chiusa la porta Arabia Saudita, non discuto questa opzione” | OneFootball

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·7 May 2024

Inter, Mkhitaryan sul futuro: “Chiusa la porta Arabia Saudita, non discuto questa opzione”

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Nella giornata odierna, ai microfoni della televisione pubblica armena, è intervenuto il centrocampista dell’Inter, Henrikh Mkhitaryan. Il centrocampista, nel corso dell’intervista ha posto sotto i riflettori l’annata della compagine nerazzurra, analizzando il suo futuro nel mondo del calcio.

Inter, Mkhitaryan sul futuro: “Chiusa la porta Arabia Saudita, non discuto questa opzione”

Mkhitaryan ha dichiarato: “Ho aspettato a lungo lo scudetto, ed è un trofeo prezioso. Sono molto felice perché non tutti riescono a vincerlo a 35 anni. Non mi soffermerò su questo risultato. Per un calciatore di questa età, giocare diventa un po’ difficile, ma cerco di riposarmi bene e di allenarmi al massimo”.


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Il centrocampista ha anche parlato del suo futuro. Attualmente, Mkhitaryan ha un contratto di due anni con l’Inter, che scadrà nel 2026. Riguardo a dove giocherà dopo, ha detto: “Vedrò se potrò giocare fino a quel momento, poi penseremo se continuare qui o altrove”. Tuttavia, ha espresso riserve riguardo a un possibile trasferimento in Arabia Saudita: “La Saudi Pro League sta cercando di sviluppare il calcio e rafforzare il campionato, ma io vedo la cosa negativamente perché i soldi non sono importanti in questo sport. L’amore per il calcio è ciò che conta. Ho sempre avuto quell’amore sin da quando ho toccato la palla per la prima volta. Non voglio nemmeno discutere questa opzione, perché il livello del calcio europeo, il calore e l’atteggiamento dei tifosi sono completamente diversi”.

Infine, il classe ’89 ha parlato del campionato armeno. Ha ammesso di non seguirlo molto, ma ha affermato: “Da sempre sono tifoso del Pyunik, la mia carriera è iniziata lì, e so che adesso stanno attraversando momenti difficili.” Riguardo a suo figlio, ha aggiunto: “Deciderà lui se diventerà calciatore oppure no. Non lo costringo a giocare a calcio. Quando ha toccato la palla per la prima volta, è stato lui stesso a volerla.”

Andrea Alati

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