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·10 August 2025
Inter, Luis Henrique: “Dumfries? La sana competizione aiuta. Sta nascendo una squadra forte”

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·10 August 2025
Luis Henrique ha fatto un bilancio dei suoi primi mesi con la maglia dell’Inter in un’intervista alla Gazzetta: vediamo le sue parole.
Il neo acquisto dell’Inter Luis Henrique si è concesso un’intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha parlato fino ad ora della sua esperienza in neroazzurro: dal Mondiale per Club fino alla rivalità con Dumfries sulla fascia destra, vediamo insieme le sue parole.
Perchè il soprannome Gigi
“Non so chi lo abbia inventato, semplicemente ha tradotto il mio nome e lo ha accorciato. Tutti mi chiamano così e mi piace perché mi fa sentire più interista”.
Posizione in campo contro il Monaco
“A destra studio Dumfries, che ha una straordinaria forza. Vorrei davvero diventare un martello come lui. Ma mi piace anche partire da sinistra e accentrarmi per essere più imprevedibile, penso di avere le qualità per farlo. A Marsiglia ho fatto anche l’interno di centrocampo, movimenti diversi ma mi ci ritrovo abbastanza. Io sto dove sceglie il mister e cerco di imparare”.
Sensazioni dopo la prima amichevole?
“Si vede che questa è una squadra vera, avendo giocato in Ligue 1 so bene le difficoltà che si trovano contro il Monaco. Non è da tutti rimontare con un uomo in meno. La preparazione è dura e si sente nelle gambe ma sta nascendo una squadra forte”.
Lei aveva avuto un antipasto nerazzurro al Mondiale per Club:
“Esperienza comunque positiva, ho avuto modo di conoscere compagni e ambiente prima. Come ogni inizio di stagione tutti siamo più motivati e concentrati. Vogliamo rendere felici i tifosi e vincere”.
Con chi ha legato più nello spogliatoio?
“Con Carlos Augusto perché siamo entrambi brasiliani e abbiamo una dote innata nel trovarci insieme e scherzare. Dicono che rispetto a me lui sembri più serio ed europeo, ma non è vero… Magari aveva solo bisogno di un connazionale per far vedere la sua natura leggera (ride, ndr). Mi trovo bene anche con Lautaro, parlo spesso con lui, mi dà consigli. Ma in generale tutti mi hanno accolto bene e sostenuto. Questo è uno spogliatoio in cui ci si rispetta e ci si aiuta, fatto di gente forte ma umile. Alla lunga fa la differenza”.
Come va il rapporto con Chivu?
“Per me è molto importante avere un allenatore come lui. Ha l’animo del giocatore, quindi capisce cosa ti serve e casa provi dentro. Mi dà fiducia e libertà di dribblare, vuole che giochi il mio calcio, che rischi, mi incoraggia a provare l’uno contro uno. Sto imparando tanto nella tattica, qui la posizione è davvero importante, ma da parte mia penso di portare anche allegria brasiliana, dribbling e un po’ di audacia”.
Sa che è difficile togliere il posto a Dumfries?
“La sfida che cercavo a questo punto della carriera e lo dico con la massima ammirazione per Denzel. Ho sempre sognato di giocare in una grande squadra con grandi giocatori e questo mi motiva a cercare il mio spazio, nel rispetto di tutti. La competizione sana aiuta”.
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