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Marco Alessandri·29 January 2024
⚔️Inter-Juve, lo Scudetto passa da San Siro! Lautaro e Vlahović, che sfida

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Marco Alessandri·29 January 2024
Alla fine ci siamo. Tra una settimana il derby d’Italia lo avremo alle spalle e sarà già tempo di tirare le somme. Comunque vada non è una partita decisiva, ma certo vincere può dare una grande spinta verso lo scatto finale.
Il gioco dei pronostici mai come in questo caso è inutile. Una settimana fa si parlava di una Juve che potenzialmente si sarebbe potuta presentare a San Siro con 3 punti di vantaggio sull’Inter, pensando a una comoda vittoria dei bianconeri sull’Empoli e a un possibile stop nerazzurro a Firenze.
Il calcio, però, è scienza a parte e come spesso accade ha ribaltato tutto: pareggio casalingo della Juve contro i toscani e vittoria dell’Inter al Franchi.
Ecco che, quindi, Inzaghi si mantiene un punto sopra ad Allegri, con un match in meno e lo scontro diretto da giocare a San Siro. Vincendo entrambe le gare, insomma, l’Inter scapperebbe a +7 dai rivali, un distacco forse a quel punto incolmabile.
Sulla carta l’Inter dovrebbe essere la squadra più stanca, considerando la partita in più giocata in Supercoppa e il viaggio a Riyad. Proprio il successo in Arabia, però, ha dato ulteriore sicurezza a un gruppo che ormai sembra fatto per giocare partite da dentro o fuori. Difficilmente la squadra di Inzaghi nelle ultime due stagioni ha sbagliato una “finale”.
Non è accaduto l’anno scorso in Serie A, dove spalle al muro la squadra non ha più sbagliato una partita nell’ultimo spezzone di campionato, raggiungendo la qualificazione all’Europa, e nemmeno in Champions. La finale di Istanbul, infatti, per quanto dolorosa non può essere considerata una partita giocata al di sotto delle proprie possibilità.
I recuperi degli squalificati Çalhanoglu e Barella sono fondamentali, come anche l’aver fatto riposare Dimarco e Acerbi. L’unico dubbio in vista del big match, quindi, resta legato a Dumfries, entrato ieri nel finale.
E la Juve? I bianconeri sono usciti arrabbiati dal match con l’Empoli, ma forse più con se stessi che con l’operato del direttore di gara. L’occasione di mettere pressione all’Inter era troppo ghiotta per farsela sfuggire così, in un pomeriggio casalingo contro una piccola.
Se c’è una squadra, però, che in questi anni ha fatto soffrire Inzaghi, quella è la Juventus. Doppia vittoria bianconera in campionato l’anno scorso, a cui si poteva aggiungere la semifinale di andata di Coppa Italia se Bremer non avesse colpito in area il pallone con la mano al 90’+4.
Anche quest’anno la versione meno convincente dei nerazzurri, Real Sociedad a parte, la si è vista a Torino, dove Lautaro e compagni sono anche andati in svantaggio. La solidità del gruppo Juve non si discute, quello che serve ora è un grande risultato a casa del nemico.
In teoria l’Inter può anche permettersi di giocare per due risultati su tre, ma spesso nel calcio questo porta più danni che benefici. Difficile, quindi, pensare che i nerazzurri scendano in campo per il pareggio, come è molto dura immaginare una Juve a cui un punto possa andare bene. Quella di domenica, insomma, sarà partita vera, di lotta e sacrificio.
Di fronte le due migliori squadre di questa Serie A, con due allenatori che si stimano e che sono abituati ad alzare trofei. Allegri lancerà uno tra Yildiz e Chiesa, Inzaghi risponderà con Thuram. Poi Dimarco contro Cambiaso, Mkhitaryan e McKennie, ma soprattutto Lautaro contro Vlahović. I due super bomber avranno i riflettori addosso, come è giusto che sia.
Da loro, ma non solo, passa un pezzo di Scudetto. Meno di una settimana e alla Scala del Calcio si apre il sipario.