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·1 July 2025

Inter Fluminense, finisce malamente l’avventura al Mondiale per Club: i giovani sono le note positive da cui ripartire

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Inter Fluminense, finisce malamente l’avventura al Mondiale per Club: i giovani sono le note positive da cui ripartire. L’analisi della Gazzetta

L’avventura dell’Inter al Mondiale per Club si è conclusa prematuramente agli ottavi di finale. I nerazzurri sono stati sconfitti 2-0 dal Fluminense, che ha mostrato maggiore compattezza, intensità e organizzazione rispetto alla formazione allenata da Cristian Chivu. Una prestazione opaca, come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, che ha definito la squadra “stanca, distratta e disorganizzata“.

Il primo gol subito in apertura ha rappresentato il simbolo di una serata negativa: disattenzioni difensive, superficialità nelle letture e gravi errori di comunicazione hanno spianato la strada al successo dei brasiliani. Il secondo tempo ha visto una reazione d’orgoglio con un palo colpito da Lautaro Martinez e una traversa centrata da Federico Dimarco, ma è stato troppo poco e troppo tardi. Il raddoppio del Fluminense è arrivato mentre i nerazzurri erano completamente sbilanciati.


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La formazione carioca, guidata da Renato Portaluppi, ha mostrato un atteggiamento aggressivo e determinato, mescolando grinta argentina e qualità tecnica brasiliana. Tatticamente ben disposta, ha messo in difficoltà un’Inter che ha confermato i limiti già evidenziati in fase di costruzione della nuova rosa.

Mondiale per Club: l’unica nota positiva è l’ingresso dei giovani

Nel buio generale, la reazione arrivata dai giovani subentrati nella ripresa ha offerto qualche spunto interessante. Petar Sucic, centrocampista croato appena acquistato dalla Dinamo Zagabria, ha mostrato buone qualità tecniche e visione di gioco. Valentin Carboni, trequartista argentino classe 2005, ha messo in campo personalità e dribbling, mentre Sebastiano Esposito ha portato dinamismo e movimento in attacco, liberando parzialmente un opaco Lautaro Martinez, poco aiutato anche da Marcus Thuram.

Tra i pochi a salvarsi, Nicolò Barella, sempre lucido nelle scelte e nell’impostazione della manovra offensiva, è stato l’ultimo a mollare. Ora per l’Inter è tempo di riflessioni: l’eliminazione al Mondiale per Club evidenzia come il progetto tecnico sia ancora in fase embrionale. Chivu dovrà lavorare su equilibri e identità per rilanciare la squadra in vista dei prossimi impegni.

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