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·15 November 2024
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L’Inter sta mettendo in moto il progetto della squadra Under-23, un’iniziativa che mira a colmare il gap tra il settore giovanile e la prima squadra. Con la guida di Oaktree, la società sta definendo i dettagli per far partire questa nuova avventura. Individuati campi di allenamento e partite ufficiali, non resta che analizzare per bene gli allenatori giusti.
FATTORE CAMPO – La seconda squadra dell’Inter si allenerà al mattino sul campo sintetico di Interello, la storica casa del settore giovanile nerazzurro. Per le partite, invece, l’Inter avrebbe individuato il “Varesina Stadium” di Venegono Superiore, un impianto da 600 posti situato nella provincia di Varese. Questa scelta non è casuale: lo stadio era già stato valutato dal Milan per la sua squadra Under-23 e potrebbe rivelarsi un’opzione ideale grazie alla vicinanza con Milano e alla possibilità di accorparsi alla Varesina Calcio. L’accordo con il club varesino, che sta lottando per la promozione in Serie C, consentirebbe di condividere costi e responsabilità organizzative.
NOME IN PRIMA FILA – Il progetto sarà supervisionato dal vice direttore sportivo Dario Baccin, che avrà il compito di selezionare un allenatore in grado di sviluppare i giovani seguendo le linee tattiche della prima squadra di Simone Inzaghi. La priorità è chiara: continuità nel modulo 3-5-2, per agevolare eventuali transizioni verso i ranghi superiori. Il nome principale per la panchina è Cristian Chivu, attuale tecnico della Primavera dell’Inter. Il 44enne rumeno ha già dimostrato le sue capacità, guidando la Primavera al titolo nazionale nel 2022 e formando diversi giovani ora nel giro della prima squadra. Tuttavia, non è l’unica opzione sul tavolo.
ALTRI NOMI – Tra gli altri profili valutati c’è Francesco Baldini, allenatore con esperienza in Serie B e C, noto per il suo lavoro con giovani calciatori e una carriera che lo ha visto protagonista sia nei settori giovanili che nelle prime squadre di club come Vicenza e Catania. Un’alternativa più suggestiva, seppur remota, è quella di Samir Handanovic. L’ex portiere e capitano nerazzurro, attualmente tecnico dell’Under-17 dell’Inter, potrebbe rappresentare una scelta intrigante per la sua conoscenza dell’ambiente e la leadership naturale.
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