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·25 June 2025
Inter, Chivu carica i suoi: “Contro il River serviranno coraggio, fatica e umiltà”

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·25 June 2025
Alla vigilia della decisiva sfida tra Inter e River Plate al Mondiale per Club, Cristian Chivu, tecnico nerazzurro subentrato a Simone Inzaghi, mostra determinazione e spirito battagliero.
L’ex difensore rumeno sa che non ci sono margini d’errore: per evitare una prematura eliminazione, l’Inter è chiamata a vincere contro una delle realtà più affermate del calcio sudamericano.
“Il momento è difficile – ha dichiarato Chivu in conferenza stampa – ma questo gruppo ha dimostrato negli anni di avere una mentalità vincente. Ci sono campioni veri, pronti a rimboccarsi le maniche anche nei momenti più complicati”.
Dal ko di Monaco al presente: “Serve umanità e spirito di sacrificio” Il pensiero corre ancora alla finale persa contro il PSG, ma il tecnico invita a guardare avanti:
“È passato un mese da Monaco, ma è inutile rivangare. Abbiamo provato a costruire un percorso fatto anche di umanità, attenzione e rispetto. Quando sei circondato da uomini veri, che non cercano scuse, puoi affrontare qualsiasi difficoltà”.
E aggiunge, senza edulcorare la realtà:
“Ci sono momenti in cui nel calcio, come nella vita, bisogna accettare di soffrire, di lavorare più degli altri. Anche quando si tratta di digerire situazioni scomode, questa squadra non si tira indietro”.
Il River Plate e il talento di Mastantuono: “Squadra di livello mondiale” Chivu non nasconde il rispetto per gli avversari:
“Il River Plate ha una grande storia e un tecnico come Marcelo Gallardo che ha lasciato il segno anche da calciatore. Hanno in rosa giocatori di esperienza internazionale e giovani promesse come Mastantuono, destinato a calcare i più grandi palcoscenici europei. Mi ricorda Di Maria: qualità pura nel mancino e movenze eleganti. Lo vedremo presto in un top club”.
Non manca un pensiero anche per Facundo Colidio, ex nerazzurro:
“Lo abbraccerò volentieri. In Primavera fu un esempio di professionalità”.
Critiche al campo e approccio tattico: “Ci adattiamo, conta la mentalità” Riguardo alla qualità del terreno di gioco – criticato da Luis Enrique – Chivu è pragmatico:
“Non è l’Europa, ma ci adattiamo. Le strutture sono ottime, il campo è sintetico con erba appoggiata sopra: si può giocare”.
Dal punto di vista tattico, l’Inter resta fedele ai propri principi:
“Il modulo? Decideremo in base a come si schiererà il River, ma la priorità è restare fedeli alla nostra identità. La qualificazione non è ancora certa, quindi dobbiamo pensare solo a questa partita”.
L’Inter-River Plate sarà più di una partita: per Chivu e i suoi rappresenta una prova di maturità, di coesione e di voglia di reagire. La risposta, come sempre, arriverà dal campo.