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·7 May 2025
Inter-Barcellona è una ‘Divina Commedia’: inferno-limbo-paradiso

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·7 May 2025
È tempo di analisi, di riflessioni, di pensieri dopo una notte magica, la più indimenticabile ed epica della storia dell’Inter. Col Barcellona non è stata una semplice partita: è stata la “Divina Commedia” traslata al calcio.
LETTERATURA DEL CALCIO – Grazie Inter, grazie Beneamata per queste notti, che solamente tu sei in grado di far vivere ai tuoi tifosi. Una notte epica, leggendaria, di quelle che non si scordano mai. Una notte infinita, di passione, di emozioni, di lacrime: Inter-Barcellona è stata tutto questo. Una partita romanzesca, letteraria, narrativa: una sorta di Divina Commedia traslata al pallone che rotola. Sì, perché più che una sfida di calcio o una semplice battaglia, Inter-Barcellona, per i tifosi nerazzurri, è stata un cammino dantesco fatto di inciampi, insidie, psicosi mentali, fino all’arrivo in paradiso: un paradiso che sa di tedesco, che sa di Monaco di Baviera. Come la Divina Commedia del Sommo Poeta, anche la semifinale di ritorno di Champions League si divide in cerchi: inferno, limbo, paradiso. Anche se a questi tre, ne bisogna aggiungerne un quarto: quello dell’illusione (iniziale).
ILLUSIONE – Il cerchio dell’illusione di Inter-Barcellona è il primo tempo di San Siro, con la Beneamata capace di infilare due volte Szczesny prima con Lautaro Martinez e poi con Hakan Calhanoglu su rigore.
INFERNO – Ma è solamente un’illusione collettiva, perché la ripresa si trasforma in un incubo, con l’Inter che vede i peggiori fantasmi e le peggiori allegorie del male tanto da finire tra il 54′ e l’87 dal cerchio dell’illusione al fuoco dell’inferno, sotto i colpi di Eric Garcia, Dani Olmo e Raphinha. Ma ecco la sliding doors che cambia il senso di Inter-Barcellona, che trasforma questa partita dall’incubo più tremendo al paradiso più luminoso.
LIMBO – L’Inter come Dante, attraverso la natural burella, trova la via d’uscita dell’inferno e lo fa grazie alla zampata di Francesco Acerbi. Uno che lì, nell’area di rigore del Barcellona, non ci doveva nemmeno stare.
PARADISO – Il miracolo di Acerbi a far riveder le stelle alla Beneamata. E al 99‘, numero non a caso in quanto rappresenta simbolicamente la completezza e l’ascensione, Davide Frattesi porta l’Inter e i tifosi nerazzurri in paradiso. Insomma, Inter-Barcellona sarà probabilmente la PARTITA da qui ai prossimi cinque-dieci-venti anni. Notti che solo il calcio sa regalare.