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·17 June 2025

Il Comune non vende il Ferraris: CDS, Genoa e Samp pronte a rinegoziare

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Nei giorni scorsi la nuova sindaca di Genova, Silvia Salis, ha incontrato i vertici di Genoa e Sampdoria, con l’obiettivo di mandare avanti la candidatura della città ad ospitare alcune gare degli Europei di calcio del 2032. Nel frattempo, la società bresciana CDS Holding ha riaperto il dossier sulla ristrutturazione dello stadio Luigi Ferraris.

Come noto, proprio CDS ha costituito insieme a Genoa e Sampdoria quella newco che si pone come obiettivo il rilancio del Ferraris. CDS – spiega l’edizione genovese de La Repubblica – parla di «piena disponibilità» a ridiscutere la sua proposta con la nuova amministrazione, in particolare proprio con la sindaca Salis che ha voluto tenere per sé la delega agli impianti sportivi.


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Ai tempi dell’amministrazione Piciocchi, CDS, Genoa e Sampdoria proposero ufficialmente l’acquisto dello stadio, a una cifra di 14,5 milioni di euro, per poi avviare un progetto di restyling «secondo il disegno di un grande studio di architettura di livello internazionale». Questo scenario pare destinato a tramontare, perché la nuova amministrazione non ha alcuna intenzione di alienare l’impianto e intende mantenerlo nel patrimonio del Comune di Genova.

Per questo CDS, Genoa e Sampdoria sono pronti a riprendere in mano la questione e a valutare eventuali variazioni in corso d’opera. L’ipotesi è quella di passare da un acquisto diretto a una lunga concessione, in modo da poter comunque effettuare i lavori e poi avere la possibilità di rientrare dell’investimento.

È uno scenario interessante perché consentirebbe al Comune di restare proprietario, senza venir meno a un impegno preso a chiare lettere durante la campagna elettorale, ma consentirebbe anche a CDS di non perdere l’opportunità, che è giudicata favorevole. L’incontro tra Silvia Salis e gli sviluppatori del progetto è da fissare, ma arriverà a breve.

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