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¡18 October 2024
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Il centrocampista della Lazio Matteo Guendouzi ha rilasciato unâintervista ricca di aneddoti per Inside Serie A riportata da TMW.
âQuesto taglio me lo porto dietro da quando ero un bambino, non intendo cambiarlo. Ă parte di me, so che non mette dâaccordo proprio tutti. Câè a chi piace e a chi no, ma non ci faccio caso. Piace alla mia famiglia ed è lâunica cosa che contaâ.
Il rapporto col karate: âIl karate mi ha aiutato a sviluppare la mia personalitĂ , si basa tutto sullâuno contro uno. Dipende tutto da te. Ă uno sport che mi ha insegnato tanti valori e da lĂŹ dipende la mentalitĂ . In campo voglio vincere sempre, non importa se è una partitella o una finale. Ă normale, in campo, che ci possano essere frizioni tra giocatori, per quanto mi riguarda succede sempre perchĂŠ sono alla ricerca del duello. Voglio vincere i contrasti e può capitare che entri duro e non piace a tutti. In campo la tensione sale perchĂŠ se ti stai giocando tutto è normale avere i nervi tesi, basta poco a far scattare la scintilla soprattutto tra squadre rivali. Câè qualche giocatore che se la lega al dito, ma io cerco sempre di rimanere calmo e concentrato al massimo per la squadraâ.
I tifosi: âAppena arrivato alla Lazio ho subito sentito lâamore dei tifosi, ci accompagna sempre numerosi anche in trasferta. Lâatmosfera dellâOlimpico è fantastica, quando vedo i nostri tifosi mi carico e ho voglia di dare tutto quello che ho per loro. Ho sentito subito questo legame, da quando mi hanno accolto per la prima volta in aeroporto. Per questo voglio cercare di ripagarli per tutto lâaffetto che mi danno. Darò sempre tutto per questa magliaâ.
Tavares: âLo conosco molto bene, abbiamo giocato una stagione insieme al Marsiglia. Ă un bel giocatore con una qualitĂ clamorosa, secondo me non è ancora al 100% dopo lâinfortunio che ha avuto. Sta crescendo tanto, anche dal punto di vista fisico e farĂ una grande stagione. Ă fondamentale per noi, ci sta dando una grande manoâ.
Sarri, Baroni e Tudor: âOgni allenatore ha le sue idee sul calcio, possono essere molto diverse tra loro. Sarri basa la sua sul possesso e sul controllo dellâavversario attraverso il possesso e la qualitĂ . Con Tudor si giocava un calcio piĂš diretto e verticale, incentrato sullâuno contro uno. Due visioni diametralmente opposte. Ora con Baroni câè una terza via, cerchiamo di uscire con la palla dal bassa e giocare sugli esterni che devono fornire tanti cross in area. In generale, ci stiamo godendo un calcio basato sul possesso. Ă passato solo qualche mese, è presto per riuscire a mettere in pratica tutto. Credo che faremo una grande stagione con mister Baroni, ha una grande filosofia di calcioâ.
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