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·12 June 2025
🇮🇹 Gazzetta – Italia, chi sarà il prossimo CT? Gattuso in vantaggio, Buffon-Bonucci con lui. Spunta Tedesco, suggestioni Benitez e Mourinho

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·12 June 2025
La Gazzetta dello Sport, come di seguito riportato, ha approfondito la situazione riguardante la nomina del prossimo CT della Nazionale italiana: “Di bello nella vicenda del nuovo ct è che non ci si annoia mai. Ogni giorno si apre una strada nuova, mentre quella vecchia si arricchisce di sfumature. Quasi una serie tv a puntate. La suggestione del 2006 resta in primissima fila e Rino Gattuso, nel caso, è il prescelto. L’idea è creare un ticket con altri campioni del mondo e d’Europa: Gigi Buffon e Leo Bonucci. Un’Italia ad altissimo tasso d’azzurro. Il percorso parallelo coinvolge tecnici più esperti, non necessariamente italiani: il paisà Domenico Tedesco entra in gioco assieme a Rafa Benitez, al sempre presente Roberto Mancini, infine a José Mourinho più per il nome che per un progetto. Gravina prende tempo per valutare al meglio le opzioni: la decisione potrebbe arrivare nel fine settimana o inizio prossima. Intanto si procede: ieri Buffon ha incontrato Gattuso. Per Gigi, è Rino il ct giusto. E non è un parere da poco.
Quella di Gattuso resta la candidatura forte. Al momento prevale sugli ex compagni berlinesi Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi. Gattuso risponde in pieno all’identikit federale: tecnico non “giochista”, ma che metta in piedi una squadra in pochi giorni d’allenamento. Poca teoria, tanta pratica. Il rapporto con Buffon è eccellente, spesso erano anche compagni di camera nei ritiri. L’idea sarebbe ricreare un gruppo azzurro. Gattuso sarebbe affiancato da Buffon, capo-delegazione e rappresentante del presidente Gravina, e dal “deb” Bonucci, oggi nello staff dell’Under 20 di Corradi. Nell’Under 21, per intensificare i rapporti con la Nazionale, potrebbe entrare Andrea Barzagli, altro campione del mondo.
Il significato del progetto è conclamato. Buffon ha 176 presenze in Nazionale (primo assoluto, in ventuno anni), Bonucci 121 (il quarto, tredici anni), Gattuso 73 (dieci anni). Tre simboli. Soprattutto tre giocatori che, come Cannavaro, Maldini, Chiellini, Zoff, non sono mai stati sfiorati dall’idea di saltare una convocazione, non hanno mai avuto un problemino prima del raduno, non hanno mai presentato certificato medico per poi giocare la domenica dopo in campionato. Se ricostruzione dev’essere, insomma, che cominci dal senso di appartenenza, dall’amore per la maglia. A quei tre basterà guardare in faccia un azzurro un po’ svogliato o annoiato per fargli un bel discorsetto sulle “regole” non scritte della convivenza in Nazionale e su come abbiamo vinto il Mondiale 2006 e l’Europeo 2021. Quello che ha sottolineato Spalletti dopo l’addio.
In parallelo al progetto mondiale, la Figc esplora la soluzione d’esperienza. Ieri è spuntato il nome di Domenico Tedesco, nato a Rossano, a dieci chilometri da Corigliano Calabro dov’è nato Gattuso. Cittadinanza anche tedesca, Tedesco ha allenato Schalke 04, Spartak Mosca, Lipsia. Il suo ultimo incarico è stato da ct del Belgio: quasi due anni difficili, nei quali ha affrontato due volte l’Italia in Nations (un pari e un ko, 2-2 e 1-2), fino all’esonero di gennaio. Il sistema di base del Belgio è stato il 3-4-2-1, caratterizzato dai contropiedi veloci e dai raddoppi sulle fasce, ma con poca aggressività.
Tedesco non è stato ancora contattato, è un’idea nata ieri. Non l’unica. Tra i candidati – teorici – spunta Rafa Benitez, ex Liverpool, Inter, Chelsea, Napoli, Real Madrid, fermo da marzo 2024, quando è stato esonerato dal Celta Vigo. Naturalmente resta Roberto Mancini, sempre di difficile collocazione ma sicuramente grande conoscitore dell’ambiente azzurro. Infine, esiste la suggestione José Mourinho, poco probabile al fixing di ieri, ma con qualche sponsor in “ambito” federale: è legato però un altro anno al Fenerbahçe, in Turchia, con un contratto da dieci milioni apparentemente distante dalle cifre federali (Spalletti era sotto i due milioni). Altro giro altra corsa oggi?”.