Calcionews24
·11 December 2024
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Nel corso di oltre vent’anni molte fidanzate e mogli hanno provato a far entrare nella testa dei loro morosi di quanto Titanic sia un film emozionante dove il non lacrimare rappresentava la mancanza di empatia. Non ci è riuscito James Cameron, lo ha fatto Gian Piero Gasperini con la sua Atalanta a suon di premi Oscar.
Metaforicamente però si potrebbe prendere una scena del film e trasformarla nell’attuale contesto nerazzurro, quando Jack (alias Gasperini) dice alla sua Atalanta “Dove la porto signora?” e costei risponde “Su una stella”: seppur il mister di Grugliasco l’abbia portata sulla galassia europea dove non basta l’Iceberg galattico per affondare l’inaffondabile (nonostante la sconfitta di ieri).
Un mister con i suoi pregi e difetti (nessuno è santo), capace di trasformare l’impossibile in realtà: condottiero a cavallo di uno Spirit nerazzurro che da cavallo selvaggio è diventato forte, maturo, migliore di tutti, riuscendo dopo anni a fare quel salto dal Grand Canyon conquistando una grande Coppa UEFA, suscitando l’invidia e il rispetto dei rivali. Citando i tifosi nerazzurri “Gasperini rosica a chi non lo ha”.
Popolo che lo ha reso tra le figure più importanti insieme a Papa Giovanni XXIII, Colleoni, Bernardo-Torquato Tasso, Stromberg, De Roon e Josip Ilicic. Senza dimenticare che dietro il lavoro di un grande allenatore c’è sempre una grande società che lo ha messo nella miglior condizione possibile: come Gasperini ha reso grande l’Atalanta, l’Atalanta ha reso grande Gian Piero Gasperini. Per una nuova avventura, una nuova conquista, una nuova pagina di storia da scrivere.