PianetaSerieB
·10 April 2025
Garbato, ma non troppo – Salernitana, cambiare tutto per non cambiare niente: 4 esoneri e un disastro annunciato

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·10 April 2025
L’esonero di Roberto Breda dopo l’ultima sconfitta della Salernitana contro la Juve Stabia era un evento prevedibile, l’arrivo in panchina a 6 giornate dalla fine di Pasquale Marino molto meno. La società di Danilo Iervolino continua a stupire per la controintuitività delle proprie scelte che hanno creato i presupposti per una retrocessione in Serie C assai difficile da evitare.
Lo ripeteremo fino alla nausea, in estate il ds Gianluca Petrachi non ha operato male. Ha abbassato un monte ingaggi monstre, portando in granata calciatori interessanti con cui provare a fare un campionato tranquillo. Si è deciso, nella difficoltà, di esonerare Giovanni Martusciello già a novembre. La scelta di un traghettatore come Stefano Colantuono ha lasciato immaginare che non ci fosse budget e che si tentasse di difendere la categoria con le armi rimaste.
I risultati sono stati, come era scontato che fosse, disastrosi. Con un rendimento terribile si è dunque arrivati a gennaio in piena zona retrocessione ed è questo il frangente dell’ennesima rivoluzione. Via Petrachi e Colantuono, dentro Valentini e Breda che avevano già lavorato assieme ad Ascoli. Il tecnico, per giunta, è stato una bandiera del club campano. Tutto faceva pensare insomma che, attraverso gli importantissimi innesti del mercato di riparazione, la squadra potesse uscire dalle sabbie mobili.
La storia dice che l’allenatore ha garantito una media da salvezza stentatissima, insufficiente per risalire, e che a parte Christensen nessuno dei colpi messi a segno dal ds ha inciso davvero migliorando il rendimento della squadra. A 6 giornate dalla fine una delle rose più care del campionato è a un passo dalla retrocessione diretta. Qui il presidente Iervolino interviene ancora, confermando Valentini ed esonerando Breda.
In panchina, però, non arriva un uomo abituato a miracoli in poco tempo (Breda sulla carta lo era) ma Pasquale Marino. Reduce da diversi esoneri negli ultimi anni e tutt’altro che uno specialista dei subentri a stagione in corso. L’ennesima scelta incomprensibile di una stagione che ha una sola regola, nociva, incisa sulla pietra: “cambiare tutto, per non cambiare niente.”