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·29 July 2025

Galliani Milan, l’appello di Criscitiello non passa inosservato! Parole al miele per lo storico AD rossonero

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Galliani Milan, Michele Criscitiello, noto giornalista, ha fatto il punto sul possibile ritorno dello storico dirigente in rossonero

Nel panorama calcistico italiano, le voci di corridoio e le suggestioni di mercato non riguardano solo i calciatori e gli allenatori. A volte, il dibattito si sposta sui vertici dirigenziali, e in casa Milan un nome in particolare continua a riemergere: quello di Adriano Galliani. Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, ha acceso i riflettori su questa possibilità nel suo recente editoriale, argomentando con forza il necessario ritorno del “Condor” per la presidenza rossonera. Un’idea che, sebbene possa sembrare una “minestra riscaldata” a primo impatto, è presentata come cruciale per il futuro del club.

L’editoriale di Criscitiello, pubblicato sul sito dell’emittente Sportitalia, non usa mezzi termini. Inizia sottolineando una coincidenza anagrafica: “Mercoledì Adriano Galliani spegnerà 81 candeline. Qualcuno potrebbe dire ‘largo ai giovani’ (vero) ma in certi ruoli e in certi periodi serve l’esperienza non l’età. I giovani li vogliamo in campo e in panchina. Anche in società ma Furlani basta e avanza.” Qui, Criscitiello evidenzia una distinzione fondamentale: la giovinezza è benvenuta in campo e in panchina, ma la società necessita di una guida esperta, una figura in grado di navigare le complessità del calcio moderno. L’attuale assetto, con Furlani, viene ritenuto sufficiente per la gestione ordinaria, ma non per il potere e l’equilibrio che, secondo Criscitiello, mancano.


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Il cuore dell’argomentazione risiede nella potenziale sostituzione di Paolo Scaroni alla presidenza. “In più bisogna considerare che, in un caso ipotetico, Galliani andrebbe a sostituire Scaroni alla Presidenza del Milan e non un trentenne neolaureato. Se cambi Scaroni con Galliani significa che il Milan torna a ragionare da grande club. Serve Galliani.” Questo passaggio è cruciale: il ritorno di Galliani non sarebbe un capriccio nostalgico, ma una mossa strategica per riposizionare il Milan tra le grandi potenze calcistiche. La sua figura, con la sua vasta rete di contatti e la sua profonda conoscenza delle dinamiche politiche del calcio, è vista come un elemento indispensabile per la riconquista di una certa influenza che il Milan avrebbe perso.

Criscitiello prosegue la sua analisi con un confronto incisivo: “Il condor è utile per avere rapporti con la politica, con la Lega Calcio e con la FIGC; dove il Milan in questo momento comanda meno del Sassuolo. Se Marotta rappresenta l’Inter, il Milan ha bisogno di Galliani.” Questa affermazione sottolinea una percezione di debolezza del Milan nelle sedi decisionali del calcio italiano, un divario che solo una figura del calibro di Galliani, con la sua storia e il suo carisma, potrebbe colmare. La sua capacità di dialogare e influenzare le sfere del potere calcistico è presentata come un asset inestimabile.

Il direttore di Sportitalia affronta anche la critica delle “minestre riscaldate”, un’obiezione che spesso accompagna i ritorni. “Le minestre riscaldate non sono mai buone. Prima Allegri, adesso Galliani.” Il riferimento ad Allegri, che è il nuovo allenatore del Milan, è un modo per anticipare e smentire la facile critica. La suggestione Galliani non è vista come un’operazione nostalgica fine a se stessa, ma come una necessità impellente. Criscitiello descrive un Galliani in piena forma: “Galliani è un 81enne con la forza di un 60enne. Non si ferma mai, viaggia il Mondo e per la politica ultimamente frequenta più Roma che Milano.” Questa immagine di un uomo ancora pieno di energia e dedizione rafforza l’idea che la sua età sia un dettaglio irrilevante di fronte alla sua esperienza e alla sua passione.

La conclusione dell’editoriale è un appello diretto: “Con il suo vecchio amore le cose potrebbero cambiare. Galliani, ora non domani, deve restituire al Milan quello che in passato il Milan gli ha dato. Nel periodo più brutto degli ultimi anni del club rossonero.” È un richiamo alla responsabilità, un invito a un sacrificio per il bene del club in un momento di presunta difficoltà. La presenza di Tare come nuovo Direttore Sportivo del Milan e di Allegri in panchina, unita alla potenziale presidenza Galliani, disegnerebbe un quadro dirigenziale e tecnico di grande esperienza e peso specifico, un tentativo di riportare il Milan ai fasti di un tempo. Che sia questa la strategia vincente per il rilancio rossonero? Solo il tempo potrà dirlo.

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