Calcionews24
·14 November 2024
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Franco Carraro ha attraversato una vita nello sport, a cominciare dalla presidenza nel Milan. É stato anche ministro, ha svolto il ruolo di sindaco, ha occupato moltissime cariche dirigenziali. Ad 84 anni si è raccontato al Corriere della Sera.
BUGIE – «Non dico bugie, però certe volte la verità va taciuta. Altrimenti sei un kamikaze».
PRESIDENTE DEL MILAN – «Dopo la morte di papà, si pensava che liquidassi il Milan. Non era così: “tagliammo” la squadra su Rivera, esplose Prati, recuperammo Sormani, primo giocatore al mondo operato di ernia del disco. Comperammo Cudicini per una combinazione. Volevamo Zoff dal Mantova, ma Italo Allodi, manager dell’Inter, ci ostacolò. Franco Evangelisti, presidente della Roma, mi suggerì Cudicini, spiegandomi che l’aveva ceduto al Brescia solo perché Oronzo Pugliese lo riteneva un sindacalista. Rocco accettò, a patto che me ne assumessi la responsabilità: “Già mi criticano per i veterani, non voglio che si dica che viene al Milan in quanto triestino come me”».
MINISTRO DEL TURISMO – «Bisogna avere strutture che funzionano e idee. Come Milano, diventata città turistica sfruttando il crollo della lira nel 1992 e potenziando il quadrilatero della moda: in poche centinaia di metri ci sono i più bei negozi del mondo».
GIORGETTI HA VOLUTO SPORT E SALUTE – «È il braccio operativo del governo: è cambiato tutto, prendiamone atto».
SILVIO BERLUSCONI – «Mi offrì di fare il senatore e l’ho fatto volentieri. Ma ho accettato quando ero in pensione: in politica, essere senatore conta relativamente poco. Non è vero che voleva comperare l’Inter. Semmai aveva già una mezza idea sul Milan: ci confrontammo quando io mollai, ma non trovammo l’accordo».
É RIMASTO MILANISTA – «Si dice che si può cambiare tutto. Ma io cambio poco in tutto: sono pure sposato da 49 anni…»