Fiorentina, Tramezzani avvisa la viola: «É più forte, ma in casa sono pericolosi: ecco perchè» | OneFootball

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·7 November 2024

Fiorentina, Tramezzani avvisa la viola: «É più forte, ma in casa sono pericolosi: ecco perchè»

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Le parole di Paolo Tramezzani, allenatore giramondo, in vista della trasferta della Fiorentina in Conference League contro l’Apoel

Paolo Tramezzani è uno di quegli allenatori giramondo che si è seduto su diverse panchine in tutta Europa: tra queste anche l’Apoel di Nicosia, avversaria della Fiorentina questa sera in Conference League. Di seguito le sue parole sui ciprioti a la Gazzetta dello Sport.

ESPERIENZA ALL’APOEL – «Arrivai a ottobre, eravamo sesti, l’Apollon davanti. Li battemmo quattro volte su quattro, perché era un torneo a dieci squadre con due andate e due ritorni e vincemmo il campionato con 4 turni di anticipo. Per l’Apoel era il settimo di fila. Poi non hanno più vinto fino alla stagione scorsa».


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APOEL – «In porta Belec, che è arrivato quando c’ero io. Non sono partiti bene, né in Europa né in campionato, in cui hanno 8 punti di ritardo dal Pafos. La Viola è sicuramente superiore, a livello individuale, ma giocare lì non è facile. Il GSP Stadium è un ambiente caldo, caldissimo. I tifosi spingeranno parecchio».

SEGUE LA FIORENTINA – «Sì e mi piace molto sebbene se ne parli troppo poco. Sta giocando bene, sembra che stiano insieme da un paio di anni. È anche meglio della stagione scorsa, quando o giocava benissimo o rischiava. E poi ha trovato il centravanti».

KEAN ASSENTE – «Però sembra un altro giocatore. Quando le cose girano bene aumenta la confidenza, provi anche qualcosa di più e di diverso, ti prendi dei rischi. I risultati buoni cambiano l’inerzia della squadra e della stagione, e i risultati stanno arrivando…».

HA ALLENATO DIMARCO AL SION – «Le qualità che vedete oggi le aveva già allora: per me oggi è il migliore nei tempi di inserimento, nella capacità di farsi trovare dentro il campo oppure in ampiezza. L’Inter sa sempre come servirlo e lui negli ultimi trenta metri ha un piede che hanno in pochi».

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