PianetaChampions
·10 January 2025
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L’allenatore del Como Cesc Fabregas ha parlato in conferenza stampa al termine del match pareggiato 1-1 contro la Lazio come riportato da TMW e Gianlucadimarzio.com.
“Ho parlato con Matic, è amico mio. per il momento abbiamo fatto una chiacchierata, è difficile fare questo tipo di acquisti ma mancano ancora tre settimane e vediamo come va il mercato“.
Lascia l’Olimpico con qualche rimpianto? “Sono arrabbiato per il risultato, sono due punti persi. Sono però orgoglioso della performance della squadra, siamo giovani e stiamo facendo tanti passi in avanti. Per tanti era la prima all’Olimpico e fare una performance del genere è importante. Loro hanno una panchina fortissima e possono vincere anche con le assenze che avevano oggi. Non c’è Perrone e Sergi Roberto e la squadra vuole giocare, si fa male Nico Paz e la squadra gioca. Io chiedo questo, vedo il calcio così e loro lo fanno. Complimenti alla squadra. Ci è mancata lucidità nel finale, vogliamo sempre attaccare e ci è mancata un po’ di pazienza nel palleggiare maggiormente per entrare poi nello spazio come nelle occasioni di Strefezza e Belotti. Quando sono in 10 loro possono solo vincere in contropiede, Baroni si è messo 4-4-1 e ha fatto benissimo con il doppio terzino per contrattaccare con Tavares. Dovevamo tenere di più il palleggio e non devono più uscire dalla loro area, ma stiamo crescendo e non posso chiedere che tutto sia perfetto in questo momento”.
Come sta Nico Paz? “Nico in questo momento non sta bene, la caviglia è molto gonfia e dovremo vedere nei prossimi giorni. Grandi complimenti a Dossena perché ha avuto la stessa cosa due giorni fa ma non abbiamo difensori e ha dovuto giocare per forza anche se era zoppo nel finale. Questa però è la squadra, c’è voglia di sacrificarsi per tutti i compagni”.
Come giudica l’esordio di Butez? “Sono tutti portieri di valore, Pepe ha 42 anni ma quando lo vedi allenarsi sembra un ragazzino. Jean ha fatto molto bene, noi vogliamo calciatori che hanno nel sangue il nostro calcio. Ci vuole coraggio per fare quello che chiedo ai ragazzi, serve tanta personalità anche per un portiere quando ti pressano uomo contro uomo. Ha iniziato un po’ nervoso, ma poi è cresciuto. È reattivo e para bene, migliorerà ancora”.