Calcionews24
·2 July 2025
Europeo femminile al via, Sara Gama incoraggia l’Italia: «Può competere ad armi pari con le altre, anche fisicamente!»

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·2 July 2025
Intervistata da La Repubblica, Sara Gama ha dato la sua opinione sulla Nazionale femminile di calcio, in vista dell’Europeo femminile che scatterà nella giornata odierna in Svizzera.
L’ex capitana della Juventus e dell’Italia, da sempre figura importantissima nel panorama calcistico femminile italiano, intraprenderà questo viaggio nella veste di talent per la Rai, ed ha così commentato l’avventura.
TALENT – «È un’avventura che mi emoziona. Racconterò il nostro percorso al grande pubblico. Dico “nostro” perché il legame con questa squadra non si è mai spezzato».
UNIONE CON LA SQUADRA – «Con queste ragazze ho condiviso tutto siamo come sorelle. Ci sentiamo ogni giorno, abbiamo mille chat su WhatsApp»
VISITE A CONVERCIANO – «Una settimana fa a Coverciano, sono andata a salutarle e a trasmettere un po’ della mia carica. Ho trovato un gruppo sereno, carico, pronto a dare tutto».
DEBUTTO – «Una squadra forte, che ci eliminò nell’Europeo del 2022. Poi affronteremo il Portogallo, in grande crescita, e infine la Spagna campione del mondo, l’ostacolo più alto».
FIDUCIA – «Vedo un’Italia che può competere ad armi pari, anche fisicamente: in passato non era così. La preparazione è cambiata, e il gruppo ha un bel mix di giovani e veterane, con quattro riserve di livello. I punti di riferimento? Giuliani, Linari, Giugliano, Bonansea e Girelli».
GIRELLI – «È un leader positivo, con valori forti. Ama questo gioco come una bambina e lo trasmette ogni giorno».
OBIETTIVO E FAVORITA – «Puntiamo ai quarti, abbiamo tutte le carte in regola. Squadra da battere: l’Inghilterra campione in carica. Ma al momento, è l’ultimo dei nostri pensieri»
POLEMICA SULLA SCONFITTA DELLA SVIZZERA – «Polemiche inutili. Il calcio femminile non è paragonabile a quello maschile per ragioni fisiche evidenti. Ma si fanno solo nel calcio, perché è lo sport più seguito e anche un luogo di potere, dove l’ingresso delle donne dà ancora fastidio. Questi confronti sono il segno del pregiudizio che esiste ancora».