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·4 December 2024
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Salvatore Bagni, ex calciatore e ora dirigente sportivo, ha concesso un’intervista esclusiva a Inter-News. Un pensiero per quanto accaduto a Edoardo Bove, un giudizio sulla stagione dell’Inter e delle rivali in Serie A, le ambizioni dei nerazzurri in Champions League e il mercato tra i temi trattati.
Bagni, quello che è accaduto a Edoardo Bove in Fiorentina-Inter ha spaventato tutti. Secondo lei, si potrebbe fare qualcosa in più per il primo soccorso dei calciatori in campo, oppure il protocollo è adeguato?
Oggi ci sono tutti gli strumenti per gestire al meglio queste situazioni. I calciatori sono impreparati per il primo soccorso, ma per fortuna si hanno tutti i mezzi per affrontare nel modo più adeguato questi eventi. Ora il soccorso è immediato, il protocollo è ideale per poter essere pronti a ogni evenienza. La cosa più importante è che Bove stia bene. La seconda che ha subito pensato, come ha detto ai compagni, è che ha voglia di tornare a giocare. Con calma, se sarà possibile, valuteranno cosa sarà successo. Può succedere a tutti, si possono fare visite, essere sanissimi, ma poi può succedere qualcosa.
Al momento distanti dal Napoli e non a contatto con l’Inter sono la Juventus e il Milan. Lei ritiene che possano ancora tornare in corsa?
Juventus e Milan non si inseriranno in questo contesto. La Juventus ha fatto tanti pareggi, subito poco ma creato anche poco. Ha perso punti, anche a Lecce, per cui credo che non riuscirà a rientrare. Anche se si chiama ‘Juventus’, l’obiettivo della squadra bianconera quest’anno è quello di arrivare tra le prime quattro. Il Milan è a 10 punti dalla prima, anche se deve recuperare una partita non facile a Bologna… è improponibile l’idea che possa lottare per lo scudetto. Troppi alti e bassi, ha subito troppi gol, perciò non penso che possa accadere. La Fiorentina e la Lazio mi hanno sorpreso, hanno fatto meglio di Juventus e Milan. Con due allenatori nuovi come Palladino e Baroni stanno facendo risultati migliori, meritati. La Lazio sta esprimendo un gran calcio.
Bagni, come vede l’Atalanta di Gasperini nella lotta scudetto?
L’Inter resta la favorita per la rosa di cui dispone, lo è sempre stata. Poi è chiaro, conta il campo. In questo senso, il Napoli e l’Atalanta sono state due sorprese. I bergamaschi sono da considerare assolutamente (per lo scudetto, ndr.), anche in Champions League sta facendo benissimo. Gian Piero è un amico, un allenatore veramente top. Al Genoa ha già fatto un ciclo importante, a Bergamo sta facendo qualcosa di incredibile. Anche se gli vendono i giocatori migliori, come Koopmeiners, gli acquisti entrano subito nei meccanismi e rendono seguendolo. Lui è un bel martello, ma insegna anche calcio. Tiene i suoi calciatori fisicamente all’altezza e gioca benissimo. A me piace da morire.
Il Napoli ha trovato la direzione giusta grazie alla sinergia tra allenatore e società. Dove può arrivare questa squadra?
Al Napoli, Conte sta facendo un lavoro straordinario, è entrato subito nella testa dei calciatori. Nello scorso anno hanno cambiato tre allenatori, sono arrivati decimi, erano un po’ persi, poi è arrivato Conte che ha fatto un lavoro meraviglioso. Il Napoli ha azzeccato la campagna acquisti, cosa che non era successa l’anno scorso, comprando giocatori determinanti. Tre calciatori con una forte personalità come Buongiorno, McTominay e Lukaku si sono subito inseriti, questo ha fatto la differenza. Conte è stato l’artefice di quello che sta succedendo. Sono i calciatori che vanno in campo, ma lui è credibile, un vincente, ha personalità, si fa intendere. Vincente da giocatore, vincente da allenatore, qualcosa da insegnare ce l’ha.
Bagni, secondo lei l’Inter può essere considerata una delle favorite per la vittoria della Champions League?
Adesso è presto per parlare. Il Real Madrid e il Manchester City stanno andando male, ma nelle prime 24 ci sono. Magari una delle due andrà ai playoff, però poi si qualificherà. Io non vorrei incontrare nessuna di queste due squadre. Comunque, l’Inter ha tutto il potenziale per andare fino in fondo, come ha dimostrato.
Ritiene che le attenzioni riservate alla competizione europea stiano inficiando il rendimento in campionato?
Per quanto riguarda l’attenzione dedicata alle due competizioni (Champions e campionato, ndr.), ciò ti porta via delle energie mentali, come emerso nella settimana in cui i nerazzurri hanno giocato contro Monza, Manchester City e Milan. Più energie mentali che fisiche, perché ci sono i sostituti, ma non è che una squadra come l’Inter può dire di avere un solo obiettivo. L’Inter ha dimostrato che tiene alla Coppa Italia, alla Supercoppa… ha la possibilità grazie a 25 giocatori di livello di poter andare avanti in tutto. Poi certo, il fatto di viaggiare, di giocare sempre, alla fine ti dà del disturbo in più. Qualche amnesia la si è vista contro il Monza o la Juventus, ad esempio. Eppure il Napoli potrebbe essere a un solo punto di distacco, a seconda di come andrà il recupero contro la Fiorentina.
Bagni, Bisseck ha intrapreso un percorso di crescita che lo ha portato a diventare un giocatore importante per Simone Inzaghi. Pensa che possa essere un baluardo dell’Inter del futuro?
Bisseck è migliorato tantissimo. Quando è arrivato, ai temi, ha fatto molto errori. L’Inter lo ha pagato 7 milioni, prendendolo dalla Danimarca. Io lo conoscevo già ai tempi della Germania, da cui l’Aarhus lo ha prelevato per soli 600 mila euro. L’ho seguito anche in Danimarca, dove non era ancora il giocatore che è adesso. Si tratta sicuramente di un calciatore che ascolta perché è migliorato tanto nelle posizioni, negli interventi, nel tempismo. Mi ha sorpreso, a 7 milioni è regalato.
Indicherebbe qualche giovane interessante esploso nei campionati scandinavi?
Noi abbiamo un’agenzia che si occupa di questo. Io guardo prettamente alla prima squadra, mentre mio figlio è colui che si occupa dei giovani. Posso fare due esempi di giovani che giocavano nel Nordsjælland, in un paesino, “Farum”, vicino a Copenaghen. Sono stati venduti per quasi 50 milioni di euro, ma loro li hanno pagati 0. Il primo è Ernest Nuamah, ceduto al Molenbeek, il cui Presidente americano lo ha dato in prestito al Lione che lo ha riscattato per 28 milioni di euro. Il secondo è Ibrahim Osman, attaccante esterno sinistro, ceduto al Brighton per quasi 20 milioni. In Danimarca ce ne sono tanti, potrei fare mille esempi. Questi nomi fanno capire quello che si può trovare in Scandinavia. Oltre agli scandinavi, lì ci sono anche ghanesi, nigeriani, calciatori che poi passano per un campionato come quello francese o spagnolo e poi possono arrivare da noi o in Inghilterra.
Bagni, secondo lei l’Inter come dovrebbe intervenire sul mercato?
Ausilio lo conosco da tempo, da quando era al settore giovanile. Non mi permetto di dare consigli. Sia lui che Marotta sanno bene come muoversi, nello scorso anno hanno preso due giocatori importanti a parametro zero come Zielinski e Taremi. L’unica squadra che può spendere veramente è il Napoli, mentre le altre devono fare delle scelte dettate dalle idee. L’Inter da qualche anno fa così e prende giocatori importanti. Zielinski, ad esempio, è un calciatore importantissimo, così come Taremi. Entrambi vengono da due squadre che giocavano per vincere, cioè il Napoli e il Porto.
Che ne pensa dell’ipotesi David a parametro zero?
Non penso che lo andranno a prendere adesso. In questo momento, lui servirebbe più alla Juventus che all’Inter. Si tratta di un calciatore che da una vita segna tanti gol e che garantirà sempre tante reti. L’Inter ha già Lautaro Martinez, Thuram, Taremi, Arnautovic e Correa. Non solo i primi due, sono tutti calciatori di alto livello.
Si ringrazia Salvatore Bagni per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Michele Maresca) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.