Di nuovo al top in trasferta e con una rosa piena di risorse: BFC pronto per lo sprint finale verso l’Europa, ma i soliti errori vanno rimossi | OneFootball

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·10 March 2025

Di nuovo al top in trasferta e con una rosa piena di risorse: BFC pronto per lo sprint finale verso l’Europa, ma i soliti errori vanno rimossi

Article image:Di nuovo al top in trasferta e con una rosa piena di risorse: BFC pronto per lo sprint finale verso l’Europa, ma i soliti errori vanno rimossi

Hellas Verona-Bologna 1-2 : ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Bentegodi.

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I 3 punti e 3 tabù infranti – Il Bologna ha riconfermato la sua capacità di dare continuità ai risultati. Ieri è arrivata la terza vittoria consecutiva in una partita scomoda, messa un po’ più in discesa dal gol del vantaggio di Odgaard. Espugnare campi del genere non è mai facile, basta guardarsi attorno per notare come tutte le grandi debbano sudare per ottenere i tre punti e come spesso incappino in un passo falso. In più i rossoblù non facevano bottino pieno fuori casa dal 21 dicembre e di fronte c’era Zanetti, sempre vincitore contro di loro: tre tabù infranti in un colpo solo.

L’esplosione di Odgaard – Jens è una seconda punta che sa fare tutto: attacca la profondità, è bravo a ricevere palla sia alta che sui piedi, ha capacità balistiche e di rifinitura, inoltre dà una grandissima mano in difesa. Ieri non ha fatto ‘solo’ il gol, ma ha impegnato Montipò anche in un’altra occasione e ha servito una gran palla ad Aebischer. È un giocatore totale che, partita dopo partita, si conferma sempre più importante per questa squadra.

L’intera rosa a disposizione… – Ci avviciniamo al rush finale e la squadra è al completo. Calabria sta entrando nei meccanismi rossoblù, ieri si è rivisto un Aebischer in gran forma e contro la Lazio rientrerà lo squalificato Freuler. Ci sono delle gerarchie acquisite che prevedono alcuni inamovibili ma un po’ di rotazioni possono sempre tornare utili, e il fatto che tutti i ragazzi siano a disposizione di Italiano proprio ora che il gioco si fa duro è una notizia fantastica.

…e l’imbarazzo della scelta – Ferguson è stato ‘scalzato’ da Odgaard nel ruolo di sottopunta ma rimane comunque un giocatore imprescindibile che difficilmente, se sta bene, può rimanere fuori dai titolari. Dietro l’attaccante ci può giocare anche Dominguez: ieri Italiano l’ha schierato di nuovo lì e l’argentino ha trovato un assist. Come detto c’è grande abbondanza di uomini e di talento, e di questo va dato merito a chi anche quest’anno ha allestito un’ottima squadra.

La compattezza del collettivo – Quando in organico hai tanti giocatori forti può capitare che qualcuno mugugni per una panchina o una sostituzione. Se questo nel Bologna non succede è perché chi sta giù sa che chi va in campo è al suo stesso livello, e soprattutto nello spogliatoio c’è un’unità d’intenti talmente forte che il gruppo rimane compatto anche di fronte alla fisiologica competizione interna.

Un altro finale di stagione avvincente – Ci sono state annate in cui, arrivati a questo punto, non vedevamo l’ora che il campionato terminasse perché ormai i rossoblù non avevano più nulla da dire e da dare. Era il periodo ‘grigio’ in cui si invocava il famigerato salto di qualità, che fortunatamente è poi stato compiuto. Adesso il BFC si sta confermando tra le squadre più forti d’Italia, è di nuovo in piena corsa per un posto in Europa e, visto il calendario e anche la doppia semifinale di Coppa Italia, è atteso da un finale di stagione entusiasmante.

Arbitro e VAR ancora rivedibili – L’episodio accaduto nell’area del Bologna lascia qualche dubbio, perché Ferguson prende Bradaric ma il tocco viene evidentemente ritenuto troppo lieve per essere da rigore. Perplessità pure sulla convalida della rete di Mosquera, che sembra segnare di braccio. Come al solito in alcune circostanze regna la confusione, e gli stessi arbitri e addetti VAR appaiono in difficoltà nel prendere le decisioni.

Il solito limite – Ieri è emerso nuovamente un limite strutturale importante nel Bologna, ovvero la tendenza a concedere agli avversari l’occasione di riaprire (o peggio pareggiare) una partita già chiusa. Il gol preso subito dopo aver trovato il doppio vantaggio è un grosso neo, così come lo è l’erroraccio di Dallinga, che da quella distanza avrebbe dovuto quantomeno inquadrare la porta.

Qualche prestazione sottotono – Singoli come Moro, Castro o Orsolini non hanno giocato particolarmente bene, ma il fatto che siano stati sostituiti non equivale ad una bocciatura: quella di ieri è stata una partita complessa, Italiano ha svariate risorse in panchina ed è un bene che le sfrutti. Miranda, invece, continua a non convincermi in fase difensiva: anche ieri ha perso troppi palloni in modo superficiale, e il Bologna non se lo può permettere.

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