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Vincenzo Visco·2 August 2023
📸 Da Zidane a Inzaghi: le 10 parate LEGGENDARIE di Gigi Buffon

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Vincenzo Visco·2 August 2023
Una carriera straordinaria quella di Gianluigi Buffon, coronata da trofei e impreziosita da parate che rimarranno per sempre impresse nella mente di tutti appassionati.
Tra le varie, abbiamo selezionato quelle che, secondo noi, sono le dieci parate più spettacolari e importanti dei suoi 28 anni da professionista, che l’hanno consacrato leggenda del nostro calcio.
Cross dalla destra, Buffon intercettò la palla, su tap-in Di Natale, tutto solo, a colpo sicuro ma il portiere, da terra, respinse la conclusione dell’attaccante napoletano con un intervento mostruoso.
Semifinale di Champions League al “Delle Alpi”, sul risultato di 2-0 per i bianconeri venne concesso un penalty al Real, che poteva riaprire la pratica. Dal dischetto andò Luis Figo, ma la sua conclusione venne respinta magistralmente da Buffon, che salvò il risultato. Il match finì 3-1 per la Juve, che grazie a questo volò alla finale di Manchester col Milan.
Proprio nella finale di Manchester Buffon ha compiuto una delle parate più iconiche della sua carriera: su un colpo di testa in tuffo e magistrale di Pippo Inzaghi, il portiere si tuffò con un tempo di reazione stratosferico, e con la mano sinistra tolse dalla porta il gol del vantaggio del Milan, che ai rigori riuscì a portare a casa la Champions.
Quarti di finale Champions, la Juventus distrusse il Barcellona per 3-0 a Torino. In quella serata Buffon salvò un gol già fatto di Iniesta: preso in controtempo, l’azzurro con la mano sinistra smanacciò la conclusione del fuoriclasse blaugrana, che al termine del match dichiarò: “leggende come Buffon non devono ritirarsi mai“.
Probabilmente l’ultima parata più bella in ordine cronologico, avvenuta prima del suo “primo” addio alla Juventus. In quell’occasione negò una rete strepitosa a Santander, attaccante del Bologna, che con una coordinazione perfetta trovò una rovesciata alla Oliver Hutton. Buffon, in pieno stile Benjamin Price, respinse con una mano sopra la traversa.
Balotelli aveva già esultato su quella conclusione, ma Buffon fece un vero e proprio miracolo e potete guardalo dal fermo immagine qui sopra: con la mano destra respinse la punizione perfetta di Super Mario proprio sulla linea, respingendo anche il successivo tap-in del Milan.
Una parata simile Gigi la fece nove anni prima, all’Olimpico contro la Roma, su una botta violenta da 30 metri di Francesco Totti, e anche sul tiro successivo, dalla respinta, di un giallorosso Buffon respinse.
Torniamo in Champions. Qui, nell’annata che portò alla finale di Manchester, già nella fase a gironi Buffon dimostrò di essere in uno stato di forma straordinario. Contro il Feyenoord il portiere negò il gol a Lurling, facendo una parata eccezionale stando fuori dai pali, immolandosi sulla palla letteralmente come un gatto.
E di nuovo in Champions Buffon fece una delle parate che venne eletta tra le più belle di quell’edizione. In particolare Gigi salvò la porta su botta di Fekir, con deviazione decisiva di Bonucci, che fece cambiare la traiettoria: il portiere bianconero, con un colpo di reni, intercettò la sfera mandandola alta.
Finale Mondiali 2006, Francia-Italia. Sagnol mise in mezzo, Zidane sbucò alle spalle di Gattuso e, tutto solo, colpì di testa, ma il portiere azzurro la mise in angolo con un intervento monumentale. Questa è senza ombra di dubbio la parata più iconica della carriera di Gigi Buffon, per bellezza e importanza.